Cantone e Caringella a Sorrento, per la presentazione del libro “La corruzione spuzza”

Il libro vuole essere qualcosa di diverso dai molti studi sul pianeta corruzione, che hanno visto la luce negli ultimi anni

la corruzione SpuzzaVenerdì 25 agosto, alle ore 19, al chiostro di San Francesco di Sorrento, Raffaele Cantone e Francesco Caringella presentano il libro “la corruzione spuzza”, edito da Mondadori.

All’incontro con gli autori, aperto dai saluti del sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo e del presidente dell’Ainc, l’Associazione Italiana Notai Cattolici, Roberto Dante Cogliandro, con una introduzione del presidente della Fondazione Castel Capuano, Antonio Buonajuto, prederanno parte Carlo Buonauro, consigliere del Tar Campania, il notaio Matteo D’Auria, Cesare Sirignano, della Direzione Nazionale Antimafia e Luigi Riello, procuratore generale della Corte di Appello di Napoli, moderati da Simona Agnes, presidente della Fondazione Biagio Agnes.

Il libro vuole essere qualcosa di diverso dai molti studi sul pianeta corruzione, che hanno visto la luce negli ultimi anni. La sua radice è nella storia professionale dei due autori, Raffaele Cantone e Francesco Caringella che, impegnati da oltre vent’anni come magistrati penali, proseguono oggi la loro battaglia dalle postazioni strategiche di presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione e di presidente di Sezione del Consiglio di Stato, istituzioni, chiamate a vigilare sulla legittimità e la correttezza degli atti e dei comportamenti delle pubbliche amministrazioni.

“Abbiamo accettato con grande piacere la richiesta dell’Associazione Italiana Notai Cattolici, della Fondazione Castel Capuano e della Fondazione Biagio Agnes, di organizzare a Sorrento la presentazione di questo volume – commenta il sindaco Cuomo -. Il lavoro del presidente Cantone e della presidente Caringella mostra come il sistema della corruzione abbia assunto oggi nuove e più temibili caratteristiche: una vera e propria organizzazione criminale attraverso la quale politici, burocrati, imprenditori e mafiosi perseguono gli stessi obiettivi. Come si evidenzia nelle pagine del libro, la cosa pubblica è una ricchezza comune, e la sua gestione immorale danneggia tutti, privandoci di risorse, opportunità e prospettive”.

Per il presidente dell’Ainc, l’Associazione Italiana Notai Cattolici, Roberto Dante Cogliandro

“Il libro di Raffaele Cantone rappresenta un importante riflessione di un modello di azione costante nel tempo per sconfiggere la criminalità organizzata e ristabilire i principi di legalità. Ciò appare spesso più evidente nei nostri territori ma le infiltrazioni sappiamo che sono ormai da anni provati in tutto il Paese. In qualche modo noi abbiamo avuto anche la capacità di costruire modelli forti per tutelare le nostre amministrazioni, le nostre imprese dall’invadenza della criminalità e della corruzione, talora palese ma sempre più spesso subdola ma altrettanto invasiva e dannosa per la nostra economia, per l’occupazione e per la convivenza civile”.

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