Riunito stamattina il Centro Operativo Comunale per seguire le ultime fasi di spegnimento degli incendi di Monte Sant’Angelo.
Impegnati nelle operazioni un elicottero della Protezione Civile Ragionale, uno dei Vigili del Fuoco ed un canadair della flotta nazionale, che si è poi spostato sul fronte di Tramonti, per domare gli ultimi focolai.
Dalla riunione del C.O.C, cui erano presenti il Sindaco Servalli, Giovanni Baldi, Antonino Attanasio, Giuseppe Ferrara, Matteo Senatore, Carmine Avagliano, Gianluigi Accarino, Francesco Loffredo, è emerso che non sussistono più le condizioni di criticità per i residenti ai piedi del monte ed è stata decisa la revoca dell’ordinanza di evacuazione delle famiglie dalle abitazioni minacciate dall’avanzata del fuoco.
Il vicesindaco Nunzio Senatore, invece, si è portato in alta montagna, in vetta sud e in località Pietrapiana, per segnalare la posizione dei focolai e dare una mano nello spegnimento insieme ai volontari dell’Associazione Amici di Monte Finestra, che per tutta la notte hanno lavorato senza sosta per arginare le fiamme.
Il sindaco di Cava de’ Tirreni, intanto, ha precisato con un comunicato stampa, che non ci sono stati ritardi nella comunicazione dei primi focolai di incendio su Monte Sant’Angelo, di martedì 8 agosto scorso.
“Nelle prime ore della mattinata di martedì, infatti, ai primi segnali fumo, la Protezione Civile cavese, attraverso il Lgt, della Polizia Locale, Matteo Senatore, ha segnalato ai Vigili del Fuoco ed al SOUPP (la sala operativa della Protezione Civile regionale) la presenza dei focolai d’incendio che ha attivato i DOS (Direttore Operazione Spegnimento) per la gestione delle operazioni aeree.
Immediatamente si è mobilitata la macchina comunale con tutti i mezzi ed il personale disponibile, alle ore 10.00 era già stata montata ed operativa la vasca per l’approvvigionamento idrico nell’ex velodromo e nella giornata sono stati effettuati ben 91 lanci dagli elicotteri della Protezione Civile Regionale e dei Vigili del Fuoco, che purtroppo si sono rivelati non risolutivi”.
Nei prossimi giorni il Sindaco Servalli terrà una conferenza stampa, su tutti gli aspetti inerenti le operazioni di spegnimento dell’incendio e intanto annuncia la volontà di verificare a possibilità di una azione di tutela legale dell’Amministrazione, soprattutto per il rispetto ai tanti collaboratori e volontari che dal primo istante hanno combattuto senza sosta questa difficile battaglia, nei confronti di quanti hanno parlato di inefficienza e ritardi nell’intraprendere le giuste azioni di spegnimento.
Al fianco del sindaco Servalli si è schierato Massimiliano de Rosa, segretario cittadino PD che in una nota inviata ai media ha affermato: “Di fronte alle montagne che bruciano per mano di ignoti delinquenti, si è persa un’altra occasione per dimostrare un minimo di decenza civica e politica.
Sui social e dalle opposizioni si è scesi in campo per attaccare l’Amministrazione comunale, ignorando o spargendo falsità sulle competenze e i poteri in materia, degli Enti locali.
Un opera di sciacallaggio politico che ci si può aspettare da parte dei frustrati del web, ma che desta sconforto se perpetrata dalle opposizioni, che dovrebbero far prevalere il senso di responsabilità.
Il Pd cavese ringrazia l’Amministrazione comunale e il suo sindaco Vincenzo Servalli, per lo spirito di abnegazione e per il lavoro svolto in questi giorni difficilissimi, con competenza, serietà e tempestività, attivandosi a tutti i livelli istituzionali e politici per far fronte all’emergenza.
Solo la carenza strutturale dei mezzi in ambito nazionale ed un disegno criminale senza precedenti che ha messo a ferro e fuoco tutta Italia, soprattutto nel sud, ha causato la propagazione degli incendi su Monte S. Angelo.
Nulla è imputabile al Sindaco Servalli e Amministrazione comunale che ha tempestivamente allertato le strutture e gli enti deputati allo spegnimento e si è attivata per dare tutta l’assistenza possibile, qualora ce ne fosse stato bisogno, a chi avesse dovuto lasciare la propria abitazione.
Un grazie e un plauso vanno ai tanti volontari della Protezione civile, delle associazioni e semplici cittadini che, invece delle chiacchiere, si sono rimboccati le maniche e dato una mano stando sulla linea di fuoco per spegnere l’incendio”.