Il primo significativo match della nuova stagione sportiva è stato vissuto live da numerosissimi tifosi che, nonostante l’estate inoltrata, non hanno fatto mancare alla squadra il proprio supporto.
Ancora una volta esazione, gestione, direzione, manutenzione, tecnici, ausiliari della viabilità sono apparsi all’altezza del compito offrendo alla copiosa utenza che si recava allo stadio San Paolo, sito a Fuorigrotta, un ottimo servizio. Una realtà aziendale importante legata ormai alla storia moderna della città che a discapito di polemiche, puntualmente montate dal politico di turno, garantisce manutenzione continua del tratto stradale in oggetto monitorando h24 l’intera tratta.
Per non parlare poi della realtà occupazionale che la Tangenziale di Napoli rappresenta e ha rappresentato nel tempo: un modello aziendale che ci si augura possa presto assimilare nuove unità operative attingendo dal comparto stagionale, ovvero dall’ala precaria di questa grande famiglia in azzurro. Basti osservare lo stato di fatiscenza, per non dire di abbandono, in cui versano altre arterie di collegamento nell’hinterland vesuviano per comprendere il livello dell’assistenza offerta a chi quotidianamente percorre questa tangente d’asfalto che congiunge i punti strategici di Napoli con Pozzuoli.
E’ opportuno sottolineare in una città dove vicende di nera sono all’ordine del giorno e i disservizi non si contano positività che devono trasmettere fiducia ai cittadini. Al di la di speculazioni di sorta, di congetture più o meno campaniliste è opportuno rilanciare la capitale del Mediterraneo evidenziando i servizi che questa terra ricca di storia offre ai napoletani e ai tanti turisti che scelgono Napoli quale tappa per le proprie vacanze. Spesso sono realtà produttive o società di servizi del Nord Italia ad essere pubblicizzate e valorizzate dai media: par condicio dunque nella comune determinazione di apportare positività a questa nostra bella ma troppo spesso criticata Italia.
Della serie: la politica può molto, non c’è ombra di dubbio, ma se ognuno offrisse il proprio umile contributo alla causa senza cedere al vittimismo o al fatalismo rinunciatario in che grande Paese vivremmo.
Alfonso Maria Liguori
