Per gli Azzurri, quindi, buona la prima su un campo con un ambiente ostile, notoriamente razzista. Un Napoli ordinato e ben ispirato da Insigne nel primo tempo ipoteca la vittoria contro un Verona modesto segnando due gol e giocando con buoni fraseggi.
La prima rete partenopea da calcio d’angolo Nicolas non arriva sul pallone, che impatta il difensore Souprayen e finisce in rete. Pochi minuti dopo, classico contropiede del Napoli, Insigne lancia di esterno destro Milik che di prima intenzione, mira, impatta e non fallisce.
Partita chiusa nel secondo tempo con il terzo goal sebbene Hysaj e Chiriches poi fanno di tutto per riaprirla regalando un gol al Verona.
Il terzo sigillo porta una firma corale. Magie tra Insigne e Mertens e a concludere in rete Ghoulam da pochi passi sull’uscita di Nicolas su Mertens.
Sul finale, appunto, un un rigore quanto meno dubbio lascia la rete della bandiera agli scaligeri con Pazzini. Peccato per la conseguente espulsione di Hjsay, primo a subire fallo nell’azione incriminata.
Il primo goal del Napoli a Verona confermato dalla Var, chiamata in causa dall’arbitro Fabbri, che ha confermato la regolarità dell’azione.
Un Napoli padrone della partita e nettamente superiore anche sul finale, con l’ingresso in campo di un Pazzini più che motivato, il Verona ha provato ad entusiasmare i propri tifosi.
Ancora una prestazione in chiaroscuro per capitan Marek, giù di tono e di forma, ancora lontano dalla forma migliore Callejon. Scatenato un Insigne in crescita così come Ghoulam. Ottimo Diawara, autorevole e pronto così come Zielinski. Buona la difesa, peccato per l’espulsione del numero 23.
Buono il ritorno al goal per Milik che lancia segnali positivi andando a segno su uno splendido assist di Inigne con un colpo non semplice. Morale per il calciatore, per tifosi e per la squadra che ritrova un attaccante forte e prolifico.
Un Reina per lo più disoccupato non si distrae e chiamato in causa, risponde prontamente e salva la rete dando ulteriore fiducia a tutto il reparto difensivo.
E.C.