Incendio e fumo, vigili del fuoco e vento. Il leitmotiv di questa estate 2017 è lo stesso, purtroppo.

Da qualunque punto si guardi, nella maggior parte dei casi si nota un camino di fumo, vicino o in lontananza, appena sorto o che brucia da ore.

I soccorsi continui dei vigili del fioco, dei mezzi aerei addetti a domare le fiamme non sono sufficienti.

La natura dimostra come essa sia più forte del più capiente e veloce canadair, come possa essere sfumato in cinque minuti di vento corposo il lavoro fatto da acqua e uomini.

incendioOggi segnaliamo l’ennesimo incendio tra i Lattari. Ad andare a fuoco è un versante, tutto, di uno dei monti che incornicia Lettere.

Contattati vigili del fuoco, dopo abbondanti minuti in attesa a causa delle tante segnalazioni di incendio unite alle quotidiane richieste di aiuto, viene detto di essere all’oscuro di questo nuovo rogo sorto. Impegnati a domare le fiamme su Agerola, provvederanno presto a soccorrere anche quest’altro punto, fino a ieri, ancora verde.

Come si può notare dalle foto allegate, le fiamme, con l’ausilio del vento, stanno spostandosi velocemente verso i tralicci elettrici, cerchiati in rosso.

Abbaiamo già definito questa una estate infernale. Temperature elevate, assenza di piogge, incendi a go go. A una situazione già drammatica di suo, si è unita, e vogliamo sperare abbia smesso di unirsi, la mano dell’uomo. Troppo preso dalla sua follia e dalla bramosia di avere terre prive di vegetazione e pronte a ricevere colture di vario genere.

E intanto il nostro verde svanisce. Quello che vediamo è un collage di colori sempre più rossicci e marroni, lì dove c’erano tutte le sfumature di verde.

E non certo per l’avvicinarsi dell’autunno. Il nostro è un rosso bruciato, arso, morto.

Anna Di Nola

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano