I danni più gravi, secondo quanto si apprende, soprattutto a Casamicciola dove decine di case si sono sbriciolate dopo la prima scossa. Non è la prima volta che il Comune viene sconvolto da un sisma: anche 140 anni fa, un altro terremoto uccise centinaia di persone. Questa zona dell’isola, infatti, è tra le più pericolose e anche quella dove l’abusivismo edilizio regna incontrastato da anni. Sarà fondamentale una nuova analisi territoriale per determinare le cause di tutti i crolli.
Ripristinato il servizio all’ospedale di Lacco Ameno
Era stato evacuato pochi minuti dopo il terremoto ma già in nottata l’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno è ritornato in funzione. Quando sono arrivati sull’isola i mezzi di soccorso da Napoli (tra cui anche diversi tecnici), dopo un primo sopralluogo, è stata garantita la stabilità dell’edificio con i feriti (circa 40) che sono stati curati in loco. Un solo uomo, di 44 anni, è stato portato d’urgenza all’ospedale Cardarelli di Napoli dove è ricoverato in prognosi riservata. La riapertura del nosocomio è stata fondamentale perchè così i medici e gli infermieri hanno potuto operare nella totale tranquillità in una situazione di totale emergenza.
Decine di persone, specializzati nell’ambito medico e che erano in vacanza sull’isola, hanno deciso di recarsi all’ospedale di Lacco Ameno per prestare servizio ed aiutare il personale presente. Un gesto di umanità tra i più belli in questa tragedia che ha sconvolto l’isola di Ischia. Sono ricoverati ad Ischia anche i tre fratellini estratti vivi tra le macerie: il primo, Pasquale, di 7 mesi è stato portato fuori durante la notte; Nicolas e Ciro, invece, intorno mezzogiorno. Stanno tutti bene, miracolosamente. Un lavoro enorme dei vigili del fuoco che hanno salvato, tra mille difficoltà, tre giovani vite.
Abusivismo: uno dei grandi problemi del napoletano
Lo aveva detto a caldo anche il Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca: l’abusivismo è un problema trentennale per la Regione Campania. Il crollo di tutte le abitazioni a Casamicciola, infatti, è stato causato, in parte, dall’abusivismo che è presente anche sull’isola di Ischia. Costruire ovunque senza le giuste autorizzazione comporta danni gravissimi soprattutto in simili situazioni. E’ bastata una scossa di 4.0 a far tremare e crollare diverse case nell’isola napoletana. Due persone sono morte e 40 sono i feriti: tutto ciò si poteva sicuramente evitare.
Saranno i pm della Procura di Napoli ad investigare sulle cause del crollo delle palazzine. A questo punto, però, la domanda è d’obbligo: se la scossa fosse stata più forte, il numero dei morti sarebbe stato maggiore? Probabilmente si. E’ opportuno quindi portare avanti un accurato censimento dell’area in questione e mettere in sicurezza tutti gli stabili che al momento presentano maggiori difficoltà in modo tale da evitare, in futuro, simili tragedie.