Ciro Borriello è tornato a casa. L’ex sindaco di Torre del Greco in seguito al riesame ha ottenuto gli arresti domiciliari. Dimessosi il 28 luglio e arrestato il 7 agosto, è accusato di corruzione di pubblico ufficiale per atti contrari ai doveri d’ufficio, truffa ai danni di ente pubblico e falsità in atto pubblico.
Il chirurgo, secondo gli inquirenti, avrebbe intascato delle tangenti in cambio di favori alla ditta Fratelli Balsamo. La riforma delle misure cautelari riguarda anche gli imprenditori. Ciro Balsamo, ai domiciliari dal 7 agosto, ha l’obbligo di firma, mentre Antonio e Massimo Balsamo, scarcerati insieme a Borriello, sono agli arresti domiciliari.
Nel corso dell’udienza davanti al Tribunale del Riesame di Napoli, avvenuta il 21 agosto, l’ex sindaco ha reso delle dichiarazioni spontanee sostenendo «di non avere mai intascato un euro da nessuno e di avere lavorato nell’esclusivo interesse della città».
E’ stata depositata dal suo difensore, l’avvocato Giancarlo Panariello, la documentazione sulla avvenuta decadenza del sindaco sopraggiunta il 17 agosto scorso per effetto delle dimissioni in seguito ai venti giorni necessari per legge, e la contestuale nomina del commissario prefettizio Giacomo Barbato, a lavoro al comune di Torre del Greco da ieri mattina.