Ancora incendi, ancora fuoco. Un’interminabile susseguirsi di roghi, così ricorderemo quest’estate 2017.

Caldo, fiamme, fumi. Oggi, da Lettere, la panoramica è devastante.

Mentre il monte Faito brucia da settimane, in punti diversi, anche Lettere non scherza.

incendi lattariDa due giorni la zone Tre Pizzi su Faito è un accumulo di vari camini di fumo che, col susseguirsi delle ore, sono aumentati fino a formare una enorme massa di fumi spostata dal vento verso il mare, densi al punto da impedire la visuale di tutto ciò che c’è dietro.

Nelle ore in cui il sole cala, sono visibili dai paesi intorno anche le fiamme che brillano e illuminano la notte.

I soccorsi, sicuramente presenti, non riescono a contenere gli incendi.

Nella giornata di ieri non sono stati visti e sentiti mezzi atti ad intervenire via aerea, forse qualche volo mattutino ma la situazione incendi è talmente diffusa nei Lattari che si fa confusione a capire dove siano diretti. I mezzi si perdono tra il fumo e rendono difficile capire dove riversano le loro acque.

Per comprendere la gravità dell’incendio su monte Faito, è sufficiente notare le due foto che seguono, scattate a distanza di soli 20 minuti la prima dalla seconda. L’ampliarsi del rogo è evidente all’occhio di chiunque, pur non essendo esperti o residenti in loco.

incendi lattari

incendi lattariA Lettere ci si è svegliati con le fiamme già belle alte e corpose, vista la densità delle esalazioni. Anche qui sono presenti vari camini di fumo, vicini e tendenti ad allargarsi e distendersi.

incendi lattariSono le 9.30 e non si odono sirene di vigili del fuoco. La situazione in quel di Lettere non sembra preoccupante, basterebbero poche ore di acqua versata sulle fiamme via terra per porre un punto all’incendio domenicale letterese. Sperando che sia l’ultimo.

L’assenza di piogge da settimane, le temperature alte, l’aridità della vegetazione; tutti amici del fuoco. Di verde non ve n’è più. I nostri colori sono tutti tendenti al rosso. E non certo per un precoce arrivo dell’autunno.

Anna Di Nola

 

 

 

 

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