Sant’Antimo, arrestati fratello, sorella e nipote affiliati ai “Ranucci”: in casa un arsenale

I carabinieri della tenenza di Sant’Antimo  hanno arrestato tre soggetti legati al clan camorristico dei “Ranucci”, operante per il controllo degli affari illeciti proprio nella cittadina a nord di Napoli e nei comuni limitrofi: Stefano Ronga, 37 anni, detto “chicchiniello”, Rosalba Ronga, 40 anni, sorella di Stefano, Domenico Chianese, 18 anni, figlio di Rosalba Ronga.

Gli arrestati, tutti imparentati (fratello, sorella e nipote) con Filippo Ronga, un 41enne di Sant’Antimo ritenuto affiliato al clan “Ranucci” e latitante dal 2013 per sfuggire all’esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare in carcere, si sono resi responsabili, a vario titolo, di resistenza aggravata a pubblico ufficiale (il primo) e di detenzione illegale e ricettazione di armi da sparo e munizioni (gli altri due).

Gli uomini dell’Arma hanno notato Stefano Ronga percorrere via Primavera alla guida di una potente Suzuki con in sella come passeggero il nipote Domenico. I militari hanno intimato l’alt ma i due si sono dati a precipitosa fuga, venendo bloccati solo dopo inseguimento.

La perquisizione sul 18enne ha portato al rinvenimento in un marsupio di una pistola scenica privata del tappo rosso con una cartuccia calibro 9 inserita nel caricatore.

La perquisizione domiciliare eseguita subito dopo a casa di Chianese e della madre Rosalba Ronga, invece, ha portato al rinvenimento, in un borsone sul balcone, di due fucili a pompa calibro 12 (uno dei quali con matricola abrasa), una paletta segnaletica in dotazione a un comando di forza dell’ordine del casertano oggetto di furto nel 2016, circa 400 cartucce di vario tipo, anche per armi di calibro diverso da quelle trovate. Gli uomini dell’Arma sequestrato anche materiale per il confezionamento di cartucce, 560 grammi di polvere da sparo e un barattolo contenente pallini di piombo.

I due uomini sono stati tradotti nella casa circondariale di Poggioreale. La donna sottoposta ai domiciliari.

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