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Il vergognoso show di piazza Garibaldi: istituzioni e politica ridiano dignità a Napoli

Piazza Garibaldi lo show

Botte, schiamazzi, auto in sosta danneggiate: un copione ormai in perenne replica a Piazza Garibaldi. A dare vita a questo vergognoso show alcuni extracomunitari irregolari che, per ragioni ancora da chiarire, ieri pomeriggio hanno scatenato l’ennesima rissa spaventando pendolari e passanti. Nello specifico un uomo di origine nordafricana avrebbe cominciato prima a inveire contro una persona che gli era vicina per poi passare dalle parole ai fatti.

Alcuni testimoni raccontano che la rissa avrebbe coinvolto cinque o sei uomini. Alcuni di essi, quelli che hanno ricevuto la peggio, sono stati accompagnati presso l’ospedale Loreto Mare e medicati.

Sul caso, in una zona già colpita da medesimi avvenimenti, indagano con la massima attenzione le forze dell’ordine.

Sono anni che ci occupiamo della delicatissima questione di Piazza Garibaldi, delle traverse laterali trasformate in orinatoi a cielo aperto e piazze di spaccio dove è possibile trovare qualsiasi tipologia di truffatore e prostitute a buon mercato. Uno squallore senza precedenti: ad onore del vero lo scrivente è testimone di numerosi interventi della Polizia Locale e delle forze dell’ordine per tentare di garantire la pubblica sicurezza nei luoghi.

La mole di extracomunitari  senza fissa dimora è però talmente ampia da complicare enormemente il lavoro delle forze di polizia: l’alienazione sociale e le continue privazioni giocano un ruolo determinante nell’esasperazione degli stranieri nomadi che spesso si ammazzano di botte tra loro per futili motivi. In altri casi invece presi di mira sono studenti o donne a cui si cerca di sottrarre il portafogli o il cellullare.

Un esercito di disperati che andrebbe gestito in maniera completamente diversa dalle istituzioni competenti e che invece viene lasciato per strada in balia degli eventi. Solo per miracolo ad oggi non c’è scappata la vittima innocente, la tragedia annunziata.

Un plauso alle municipalità e alle tante associazioni di volontari che con eroica abnegazione giorno per giorno tentano di dare dignità a siti storici trasformati in mercatini delle pulci dai Rom.

Una condizione talmente penosa da rasentare l’osceno. Si muova allora la politica locale, la segua a ruota quella centrale, si intervenga in nome delle sacro sante rivendicazioni degli onesti napoletani che non chiedono altro che di vivere in sicurezza la propria città.

Alfonso Maria Liguori

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