Napoli, occupazione suolo pubblico e cibi mal conservati: blitz della Municipale

La finalità è quella di garantire non solo la sicurezza dei clienti ma anche l’idoneità delle attività sotto il profilo burocratico e igienico – sanitario

chiuso ristorante abusivo gragnano napoliOperazione della Polizia Municipale di Napoli ieri mattina in via Alessandro Poerio nel rione Vasto, la popolatissima area a ridosso di Piazza Garibaldi: sanzioni per 2 pizzerie che avevano installato sedie, tavolini e ombrelloni oltre il limite del marciapiede, facendo accomodare i propri clienti in strada ed esponendoli così ai pericoli del traffico. I titolari delle attività sono risultati recidivi: a loro carico infatti erano state già elevate sanzioni amministrative in passato per gli stessi motivi. Nello specifico i caschi bianchi hanno proceduto al sequestrato di 25 tavoli, 82 sedie, 3 ombrelloni e 5 fioriere.

Sempre in zona sono stati inoltre sgomberati numerosi mercatini la cui merce proveniva dai rifiuti ed è stato ripulito il marciapiede con un compattatore ASIA. L’intervento si colloca a pieno titolo nella campagna di prevenzione messa in campo dalle forze dell’ordine sul territorio con particolare riferimento alla Polizia Locale. La finalità è quella di garantire non solo la sicurezza dei clienti ma anche l’idoneità delle attività sotto il profilo burocratico e igienico – sanitario.

Nel mirino anche cibi mal conservati

Secondo alcune indiscrezioni provenienti da ambienti investigativi presto blitz dell’ASL e dei NAS potrebbero essere compiuti nelle attività ristorative partenopee che avrebbero ricevuto numerose denunce in merito a presunte irregolarità nella conservazione dei cibi e nella gestione logistica dei coperti. Una notizia che se confermata potrebbe provocare un vero e proprio terremoto tra pub, pizzerie e ristoranti: nel mirino degli organi di polizia giudiziaria pare figurino anche ristoranti a 5 stelle.

Una vicenda che rischia di allargarsi a vista d’occhio evidenziando disfunzioni già emerse vergognosamente in precedenti controlli a tappeto compiuti dalle forze dell’ordine. Si sa che il lupo perde il pelo ma non il vizio: è inammissibile che per aumentare i profitti si speculi sulla salute e sulla sicurezza dei clienti nonostante i ripetuti appelli da parte anche dell’amministrazione locale in merito all’osservanza scrupolosa delle normative vigenti in materia ristorativa.

Alfonso Maria Liguori

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