Si è aperta ieri, con l’accoglienza degli ospiti, la 15esima Conferenza dei Presidenti delle Camere basse dei Paesi del G7, che si svolge l’8 e il 9 settembre tra Roma, Napoli e Pompei.

La conferenza si è aperta questa mattina, nella sala della Lupa a Montecitorio, con l’intervento introduttivo della presidente della Camera dei deputati italiana Laura Boldrini, dopo la quale ha parlato il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani.

Hanno preso poi il via, a porte chiuse, le sessioni tematiche. Particolare rilievo ha avuto una sessione speciale dedicata al terrorismo: anche alla luce degli attentati islamisti in Spagna, che sottolineano l’urgenza di una più intensa cooperazione internazionale, la Presidente Boldrini ha infatti proposto che si discuta di come rafforzare la collaborazione in materia di intelligence e di coordinamento fra le forze di polizia, ma anche delle possibili iniziative per prevenire i fenomeni di radicalizzazione, in particolare dei giovani.

Oggi pomeriggio, invece, ha aperto i lavori il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni.

Le varie sessioni sono state aperte dagli interventi degli ospiti: Tadamori Oshima, speaker della Camera dei Rappresentanti giapponese, François de Rugy, presidente dell’Assemblea Nazionale francese, Anthony Rota, vicepresidente della Camera dei Comuni canadese, Norbert Lammert, presidente del Bundestag tedesco, e John Bercow, speaker della Camera dei Comuni britannica.

Il G7 giunge a Napoli e a Pompei

Questa sera le delegazioni si trasferiranno a Napoli dove saranno accolte dal sindaco della città Luigi de Magistris e dall’Arcivescovo Metropolita di Napoli, Cardinale Crescenzio Sepe. Il giorno seguente, dopo una passeggiata per le vie del centro della città, le delegazioni saranno ospiti del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Villa Rosebery. Nel pomeriggio, le delegazioni e la stampa saranno accompagnate per una visita agli scavi archeologici di Pompei.

E’ la terza volta, dopo il 2001 e il 2009, che il nostro Paese ospita questa Conferenza. La scelta di tenere i lavori non solo nella sede parlamentare, ma anche a Napoli e a Pompei, vuole essere l’occasione per un tributo alla straordinaria ricchezza culturale e artistica del Meridione d’Italia.

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