Blitz nelle “Case Celesti” di Secondigliano: sequestrata la droga dello “sballo”

Circa 2 kg di eroina, 2,6 kg di cocaina, 112 gr di crack, mezzo chilo di metamfetamina, 4 involucri (1 di eroina e 3 di cocaina dal peso complessivo di 700 grammi) oltre a 1,5 kg di sostanze chimiche usate per tagliare eroina e cocaina

Blitz antidroga nelle Case Celesti, rione popolare situato nel quartiere di Secondigliano. I carabinieri della Compagnia Stella dopo un’attenta opera investigativa hanno fatto irruzione ieri sera nella zona ritrovando e sequestrando circa 2 kg di eroina, 2,6 kg di cocaina, 112 gr di crack, mezzo chilo di metamfetamina, 4 involucri (1 di eroina e 3 di cocaina dal peso complessivo di 700 grammi) oltre a 1,5 kg di sostanze chimiche usate per tagliare eroina e cocaina.




Nella stessa operazione è stato sequestrato anche materiale per il confezionamento, flaconi di tranquillanti, cinque bilancini elettronici e migliaia di contenitori di plastica. Il deposito dello stupefacente era ubicato sull’ultimo pianerottolo della Scala B dell’Isolato 6, all’interno di un contenitore di metallo a scorrimento dotato di apertura telecomandata, abilmente occultato in una intercapedine ricavata a fianco del vano ascensore.




I carabinieri avrebbero inoltre ritrovato un registro contabile che una volta decifrato potrebbe fornire agli inquirenti un quadro preciso del volume d’affari prodotto dalla piazza di spaccio. L’operazione si colloca a pieno titolo nell’opera di bonifica messa in atto a Secondigliano dalle forze dell’ordine e dalla magistratura per arginare lo spaccio di droga, all’ingrosso e al minuto, storicamente fiorente nel quartiere.




Il dato più allarmante sarebbe la facilità con la quale i clan riuscirebbero ad approvvigionarsi di stupefacenti nonostante gli ingenti sequestri effettuati dalle forze di polizia e il monitoraggio continuo della zona da parte sempre delle uniformi di Stato. Radio mala parlerebbe di più canali usati dai signori della droga di Secondigliano per non far mancare mai la materia prima a tossici e tossicofili.




Una rete di fiancheggiatori e insospettabili corrieri contribuirebbe ad alimentare un business spaventoso che consentirebbe alla camorra di acquistare armi, beni immobili, società e quel che è peggio di corrompere infedeli funzionari pubblici, professionisti e politici ad ogni livello.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.