Il provvedimento restrittivo nasce da un’attività investigativa seguita dagli agenti che ha accertato l’azione estorsiva della banda. Lo scorso mese di agosto i tre uomini si erano avvicinati ad un imprenditore della zona di Pompei chiedendogli un “regalo per i carcerati” di 3.000,00 euro da versare in occasione delle feste di Ferragosto, Natale e Pasqua.
Aniello Cirillo, già sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale con obbligo nel Comune di Pompei, il figlio Angelo, detenuto domiciliare con permesso di assentarsi, sono stati arrestati alle prime luci dell’alba. Valerio Varone ha invece ricevuto la notifica del provvedimento direttamente in carcere dove è detenuto da alcuni giorni.
Nel corso dell’attività di notifica i poliziotti hanno rinvenuto in una cantina in uso ad Aniello Cirillo 13 grammi di cocaina e 7 di hashish. Pertanto quest’ultimo dovrà rispondere anche del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Estorsione anche a Pompei
Il giro delle estorsioni abbracciava diversi punti della città mariana. A finire sotto le minacce del trio sono stati diversi imprenditori che hanno dovuto pagare per paura di ritorsioni. La Polizia di Stato, al momento, sta lavorando per ricostruire tutti gli episodi che hanno avuto come protagonisti i tre arrestati e capire quanto denaro è stato racimolato in tutto questo tempo. La loro posizione al momento è critica: le accuse sono aggravate anche dal metodo mafioso.