L’ordinanza è stata emessa a seguito delle numerose proteste dei cittadini residenti nell’area a ridosso della cava, in particolare nella frazione “Schiava”, che lamentano da tempo, sia con esposti formali che verbali, l’eccessiva produzione “di polveri sottili e diffuse” e l’inquinamento “sonoro e ambientale” prodotto dalla cava.
Sul posto sono state compiute delle verifiche che hanno confermato la necessità dell’amministrazione comunale di “adottare con urgenza i provvedimenti più opportuni per la tutela e la salvaguardia anche provvisoria di beni costituzionalmente presidiati quali il diritto alla salute, alla salubrità dell’ambiente”.
Nell’atto, l’ente ordina alla società l’adempimento di due prescrizioni: l’ottenimento dell’Aua, l’autorizzazione in materia di emissioni in atmosfera, e l’esibizione della certificazione comprovante il rispetto dei valori previsti dalla legge in materia di emissioni ambientali anche acustiche.