A poche ore dal terzo consiglio comunale, Enzo Mazzetti, eletto nella lista “Patto per Pompei”, parla delle numerose sfide che si prospettano dinanzi a questa amministrazione dopo la pausa estiva. «Il vero lavoro per noi comincia adesso, con la composizione delle commissioni consiliari – punto all’ordine del giorno – da cui partiranno le proposte per migliorare la città».
«I problemi da affrontare sono tanti – ammette l’ex segretario del Pd cittadino – e trovare soluzioni durevoli vuol dire innanzitutto operare un cambio di mentalità, passando da una politica clientelare ad una al servizio della comunità». A differenza del passato, s’intende.
Ma dottrine politiche a parte, le questioni sono molto più concrete, a partire dal personale dipendente ridotto all’osso, da rimpolpare con nuove assunzioni e da riorganizzare col criterio dell’efficienza, al capitolo dei debiti fuori bilancio, altro tema in discussione nel pomeriggio. «Nel settore privato ho imparato l’esigenza della programmazione, indispensabile se si vuole gestire un’attività, come un comune». C’è da sostituire insomma la politica dell’improvvisazione, del giorno per giorno, con una gestione coerente e programmatica delle finanze del municipio.
Tra le priorità dell’amministrazione Amitrano c’è il trasferimento delle otto classi di scuola primaria dall’istituto “Celentano” di via Sant’Abbondio, inagibile dallo scorso anno, al Sacro Cuore di piazza Immacolata. La soluzione è stata resa possibile dalla collaborazione col Santuario. Per Mazzetti «Municipio, Chiesa e Soprintendenza sono tre forze del nostro territorio che devono camminare insieme senza sovrapporsi, concorrendo all’obiettivo del bene comune».
Sulla disponibilità al dialogo e alla collaborazione dimostrata dalla minoranza durante la prima seduta consiliare, risponde che sebbene sia un segnale del buon clima vigente, «è importante che in democrazia l’opposizione svolga il suo ruolo, così come la maggioranza, per evitare che si cada in un appiattimento che rischierebbe di tradire il risultato delle urne».
«C’è tanta voglia di fare – conclude il consigliere – di aiutare Pompei con la massima tranquillità e trasparenza, per noi stessi e i nostri figli».
Salvatore D’Amora