“Dopo che per mesi sono circolate notizie sui motivi che erano al centro della verifica politica; dopo che abbiamo assistito per giorni e giorni al toto assessore (chi entra e chi esce) e alle dimissioni di due assessori; dopo che ripetutamente il sindaco Pannullo, nelle sue vari esternazioni, aveva assicurato che tutto procedeva nel migliore dei modi e che era stato dato grande impulso alla soluzione dei principali problemi della città, ecco finalmente un comunicato dei consiglieri che fanno riferimento a Campania Libera e ad Aria Civica. Una presa di posizione che fa chiarezza e che ripercorre, sulle orme di quanto già ha ripetutamente fatto l’opposizione, ciò che non va a Castellammare di Stabia”. Così i consiglieri comunali delle forze di opposizione.
“E quindi: – hanno continuato i rappresentanti consiliari – la città è in stallo, molte opere sono ferme, il malcontento è crescente, la vivibilità e la sicurezza sono ai minimi storici. Responsabilità del Pd, delle sue infinite lotte interne e di esponenti poco lungimiranti, certo. Ma sia gli stabiesi sia le forze politiche che hanno aperto la crisi lo tengano bene a mente: per ormai oltre un anno hanno governato la città insieme al Pd. Con i risultati che tutti vediamo.
Il sindaco torni nella realtà, abbandoni le sue fantasie dove tutto va meravigliosamente, prenda atto che non è nelle condizioni di presentare la nuova giunta perché gli è scoppiata tra le mani la crisi della maggioranza. Il giudizio come gruppi di opposizione sul primo anno della giunta Pannullo, lo abbiamo espresso per tempo.
I problemi della città secondo l’opposizione
Quartieri immersi nel degrado, termalismo perduto, rischio idrogeologico, opere pubbliche bloccate, macchina comunale in condizioni disastrose, zero provvedimenti per le attività commerciali e così via. Abbiamo ribadito la necessità di una rottura con vecchie pratiche, l’urgenza di rimettere al centro dell’azione amministrativa la città con i suoi problemi. Abbiamo avanzato proposte, la disponibilità a sostenere una nuova fase a condizione che il sindaco si presentasse consiglio comunale con proposte concrete. La risposta di Pannullo è stata la solita risposta scontata: va tutto bene.
Non incanta più nessun questo atteggiamento: per la villa rischiamo un contenzioso, stessa cosa per la Casa del Fascio, le Stimmatine, corso De Gasperi. Per la soluzione del problema terme mancano le idee; la sicurezza, il traffico, le politiche sociali. La gestione degli appalti di servizi, dalla Soget alla Am Tecnology, oltre a non fornire le prestazioni previste nei contratti firmati per cui i cittadini pagano, sono diventate occasioni per pratiche e assunzioni clientelari operate a Castellammare in altri Comuni. Intanto la città è sporca e gli stabiesi sono vessati.
Adesso è arrivato il momento di fare chiarezza: le difficoltà che vive la città non si cancellano con un post rassicurante su Facebook o con un comunicato, ma aprendo una fase nuova. Il sindaco convochi il consiglio comunale, cosa che peraltro gli avevamo suggerito di fare già da molto, e chiarisca alla città la portata di ciò che sta accadendo. È un suo dovere farlo! Poi, se un rimpasto di giunta dovesse esserci, allora che lo si faccia tenendo bene a mente qual è il bene della città e non quello di qualche consigliere scontento. Diversamente, si prenda atto in toto di questo fallimento politico”.