Napoli, allarme blatte nella Rianimazione del Vecchio Pellegrini

"Continueremo a vigilare e provvederemo a chiedere a tutte le strutture ospedaliere di adoperarsi per tempo affinché tali episodi non si verifichino"

Blatte nel Reparto Rianimazione del Vecchio Pellegrini. Immediata la replica del Consigliere Regionale dei Verdi e membro della Commissione Sanità Francesco Emilio Borrelli: “La denuncia effettuata dall’Organizzazione Sindacale dei Professionisti Sanitari – ha precisato l’esponente dei Verdi – rivelava, nonostante la disinfestazione e il lavaggio dei locali avvenuta il 16 agosto scorso, ancora la presenza di blatte nei locali della Rianimazione dell’ospedale Vecchio Pellegrini.




Dietro il nostro continuo monitoraggio della situazione è stato tempestivo l’intervento della direzione sanitaria del Vecchio Pellegrini, nella figura del Direttore Generale Mario Forlenza, che ha immediatamente proceduto a far effettuare i lavori di manutenzione e disinfestazione dell’intera area interessata dalla presenza delle blatte chiudendo le parti interessate all’intervento al pubblico.




Continueremo a vigilare e provvederemo a chiedere a tutte le strutture ospedaliere di adoperarsi per tempo affinché tali episodi non si verifichino. Non basta risolvere, bisogna provvedere affinché non accadano mai perchè venga difeso non solo il diritto alla salute e alla sicurezza dei pazienti ma anche il diritto di lavorare in ambienti sani per gli operatori sanitari”.




Non c’è pace per la Sanità campana con particolare riferimento a quella partenopea: dopo gli scandali che hanno coinvolto primari, medici, infermieri e tecnici di importanti nosocomi napoletani, sorpresi a fare shopping, sport o altra attività lavorativa pur risultando nello stesso momento in servizio presso le strutture ospedaliere di appartenenza, anche sul fronte igienico sanitario le cose sembrano andare di male in peggio.




Francamente non se ne può veramente più: sono decenni che quando si parla di ospedali a Napoli la gente scaramanticamente fa il segno della croce, che si sussurra di raccomandazioni per ottenere un posto ed essere seguiti con attenzione dai medici, di lassismo a tutti i livelli nella macchina burocratica che gestisce le attività ambulatoriali delle varie Asl.




Sarebbe giunto il momento di fare pulizia, nel rispetto dei pazienti e del personale medico e paramedico che a prezzo di enormi sacrifici quotidianamente garantisce un servizio di vitale importanza per i cittadini.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.