Napoli: Corno o non Corno? Attesa per la conferenza dei servizi

Secondo alcuni addetti ai lavori sarebbe preferibile optare per piazza Plebiscito: la stessa Italstage, azienda titolare del progetto, premerebbe in tal senso per tutelare un investimento di oltre un milione di euro

La Soprintendenza boccia l’istallazione della struttura smontabile “Corno” alla Rotonda Diaz a Napoli che l’anno scorso, tra mille polemiche, aveva ospitato la piattaforma, con tanto di ristorante di lusso e bar, “Nalbero”. ll 26 settembre ci sarà una conferenza di servizi per esaminare le possibili sedi alternative per la struttura di colore rosso e alta 60 metri: tra le ipotesi ventilate ci sarebbero la Stazione Marittima, Piazza Municipio o Piazza del Plebiscito.




L’investimento previsto per la struttura “Corno” sarebbe maggiore di quello stanziato per “Nalbero” prevedendo una copertura esterna più curata e scenografica rispetto alla precedente e maggiori confort per la galleria commerciale con porte che proteggano gli spazi dal freddo della stagione invernale. Insomma un’opera in grande per rilanciare l’economia e arricchire ulteriormente la tradizione natalizia partenopea.




L’autore del progetto, Pasquale Aumenta, sarebbe pronto a incontrare in questi giorni i vertici comunali e le istituzioni competenti in merito alla vicenda: l’obiettivo sarebbe quello di risolvere la questione nella conferenza di servizi del prossimo 26 settembre, occasione d’incontro nella quale trovare sedi alternative per un’opera di oltre 60 metri di altezza. Tra le varie location si parlerebbe della Stazione Marittima, Piazza del Plebiscito o Piazza Municipio.




Secondo alcuni addetti ai lavori sarebbe preferibile optare per piazza Plebiscito: la stessa Italstage, azienda titolare del progetto, premerebbe in tal senso per tutelare un investimento di oltre un milione di euro. A tal proposito la prossima settimana è previsto un incontro in Comune a Napoli tra Aumenta e il suo staff con l’assessore all’urbanistica Carmine Piscopo e il vicedirettore generale con delega all’area tecnica Giuseppe Pulli, per esaminare l’avvicinamento alla conferenza dei servizi e cercare di trovare un accordo che possa poi in tempi utili dare concretamente il via all’ambizioso progetto.




I napoletani divisi tra entusiasmo e scetticismo attendono l’evolversi degli eventi: svetterà questo corno gigante rosso quale emblema cittadino del Natale 2017 e dove? Ai politici l’ardua sentenza.

Alfonso Maria Liguori

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteInchiesta Consip, nuovo capitolo della spy story: i ruoli di Morra e Woodcock
SuccessivoNapoli/Roma, rubavano e portavano via interi bancomat: arrestati gli specialisti
Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.