Clima teso tra i vicoli di Torre Annunziata: camorra pronta a una nuova guerra?

Arresti, sequestri e confische di beni immobili e mobili non avrebbero fiaccato il clan dei “Valentini”: secondo alcune indiscrezioni provenienti da ambienti investigativi il clan Gionta avrebbe un’incredibile capacità riorganizzativa

stesa a torre annunziataIl mito criminale di Valentino Gionta resiste: nei vicoli di Torre Annunziata i nuovi affiliati sarebbero pronti ad una nuova guerra contro gli storici rivali Gallo-Cavalieri.

A rafforzare questa ipotesi la stesa avvenuta due notti fa contro l’abitazione di Lucia Gallo nel Rione Penniniello.




Numerosi colpi di pistola sono stati esplosi contro l’abitazione della donna che è sorella del boss Franco Gallo attualmente in stato di detenzione al 41 bis. Arresti, sequestri e confische di beni immobili e mobili non avrebbero fiaccato il clan dei “Valentini”: secondo alcune indiscrezioni provenienti da ambienti investigativi il clan Gionta avrebbe un’incredibile capacità riorganizzativa che consentirebbe all’organizzazione malavitosa di controllare costantemente il territorio torrese attaccando in modo violento gli altri sodalizi criminali.




Grande alleato dei Nuvoletta di Marano valentino Gionta è cresciuto alla corte di un altro padrino di camorra, Michele Zaza, zio dei potenti Mazzarella di San Giovanni a Teduccio e massimo esponente del contrabbando di sigarette a Napoli e in provincia. Condanne e tanti episodi hanno visto Valentino Gionta protagonista di guerre sanguinose con i clan rivali (in particolare con i Gallo) per il controllo degli affari illeciti sul territorio.




Il boss di Torre Annunziata è riuscito nel tempo a conquistare i vicoli della cittadina vesuviana entrando nella mente di una parte dei giovani che orbitano intorno al Santuario della Madonna della Neve situato nel cuore storico del paese. Una sub cultura a cui ad oggi le istituzioni hanno sempre risposto in modo insufficiente e lassista. Rispettati dai Cesarano, D’Alessandro, Matrone e alleati (tra gli altri clan del vesuviano) con i Birra di Ercolano i Gionta sarebbero ancora ben ramificati in tutti gli strati della comunità torrese.




Della serie: dall’ergastolo in regime di 41 bis Valentino Gionta è ancora il “re” (criminalmente parlando) di Torre Annunziata. Inequivocabile lo slogan che fieri gridano nei vicoli della cittadina vesuviana i giovanissimi affiliati al mai pentito boss Valentino: ”Noi siamo i valentini, gli altri, tutto ‘o blocco non sono nessuno”. Non una semplice testimonianza d’appartenenza ma la riprova di come si sia pronti a morire per imporre la logica criminale di uno dei più temuti boss di camorra , Valentino Gionta.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.