Questa sera lo spettacolo “Né serva né padrona” alla Basilica dello Spirito Santo di Napoli

Una confessione buffa, l’interprete si spoglia del carattere di Arlecchino, con cui da decenni convive nell’arte teatrale

Nella Basilica dello Spirito Santo di Napoli, questa sera appuntamento con Claudia Contin Arlecchino nello spettacolo “Ne’ Serva né padrona”; è una confessione buffa, l’interprete si spoglia del carattere di Arlecchino, con cui da decenni convive nell’arte teatrale ed evoca due artiste, quale l’attrice, padovana Isabella Andreini vissuta secoli fa e la cantante napoletana Adriana Basile.

Quest’ultima, sorella dello scrittore Giambattista Basile, fu celeberrima nel primo 1600 e fu donna di grande bellezza, che le procurò l’interesse di alcuni letterati, i quali le dedicarono tanti versi. “Né serva né padrona” è dedicato a queste due artiste che ancora ispirano le interpreti contemporanee. Oggi siamo abituati a vedere sulla scena la figura femminile, ma nel XVI secolo, in Italia, la donna in scena era quasi un’eresia. Alle donne era vietato calcare il palcoscenico.




“Le Fraternal Compagnie di Commedia dell’Arte” fu la prima a contravvenire a questa esclusione, portando in scena donne coraggiose che si distinsero nell’arte oratoria, poetica, musicale e comica; fu la rivoluzione che causò censura e condanna della Chiesa. Le protagoniste del lavoro si spogliano dei panni maschili e ci fanno scoprire la loro filosofia autoironica sulla femminilità e i segreti del mestiere delle “comiche”.

Federico Orsini

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano