Voli cancellati, turisti sfollati, aree allagate e tantissimi danni in tutta la fascia dell’America Centrale: l’uragano Irma è stato devastante come temuto, e ha sconvolto una vasta area nei primi giorni di settembre, concentrando la sua potenza soprattutto in zone come Cuba, Repubblica Domenicana e Stati Usa come Florida e Georgia.
L’uragano scuote Cuba. In particolare, nell’isola caraibica sono stati evacuati quasi cinquemila turisti, che avevano prenotato le proprie vacanze negli isolotti a nord del Paese, rinomate destinazioni balneari piene di resort di buon livello qualitativo (come quelli che sorgono a Cayo Romano e Cayo Coco) su cui il Governo cubano ha investito molto negli ultimi anni. Ma gli ingenti danni provocati dell’uragano, con venti che hanno raggiunto i 200 chilometri orari, onde (alte fino a nove metri davanti alle coste nordoccidentali) e inondazioni varie, non hanno risparmiato la capitale dello Stato.
Allagata la capitale. Anche a L’Avana, infatti, è stata fatta la conta dei problemi, a cominciare da una situazione drammatica sul fronte allagamenti, con l’acqua che è entrata per circa 600 metri e ha tenuto la città sotto scacco per circa tre giorni, come raccontato dal colonnello Luis Angel Macareno, durante i quali diverse squadre sono state all’opera per interventi di ripristino della normalità.
Difficoltà negli Usa. Quadro nero anche negli Stati Uniti, soprattutto in Georgia e Florida (altra meta turistica molto gettonata in questo periodo, anche dai vacanzieri settembrini italiani): ad Atlanta è stato diramato un allarme tempesta tropicale, prima volta nella storia della città della Coca Cola, mentre nello Stato peninsulare sono rimasti senza elettricità circa 3,5 milioni di persone, un milione delle quali soltanto nella contea di Miami-Dade. Proprio in Florida, sin dai giorni precedenti alla furia di Irma, il governatore Rick Scott aveva lanciato l’appello ad abbandonare le zone a rischio, invitando la popolazione e i turisti a riversarsi nei circa 400 centri di accoglienza allestiti nello Stato, con 75 mila persone che hanno accolto il suggerimento.
Diecimila voli cancellati. D’altra parte, nel periodo in cui Irma è stato più pericoloso sono stati cancellati circa diecimila voli a livello assoluto, settemila dei quali localizzati proprio in Florida, a riprova di un’attenzione e di una prevenzione che comunque è servita a evitare il peggio.
Gli effetti sul turismo. Queste notizie hanno sollevato di nuovo il tema degli imprevisti climatici sui viaggi (oltre che ovviamente della pericolosità degli eventi naturali), perché hanno interessato come detto aree a vocazione fortemente vacanziera, in cui si trovavano anche molti nostri connazionali che, come raccontato dai giornali nostrani, sono rimasti “intrappolati” nelle strutture ricettive in attesa di soccorso e di un miglioramento dal punto di vista atmosferico.
Consigli per viaggiare sicuri. Non è un caso, dunque, che nei giorni immediatamente successivi all’uragano Irma siano aumentate le ricerche online e le richieste di assicurazione contro l’annullamento dei viaggi e per la protezione personale, strumenti ormai sempre più diffusi anche grazie ai servizi offerti online da Polizzaviaggio.it, portale di riferimento a livello nazionale, e che consentono di mettersi al riparo in maniera preventiva. Altrettanto importante, prima di partire, è verificare le informazioni in tempo reale sulle destinazioni scelte, utilizzando ad esempio il portale “Viaggiare Sicuri” del Ministero degli Esteri (clicca qui per una descrizione dei servizi offerti) che riporta aggiornamenti puntuali sui principali temi di attualità che possono avere ricadute sui turisti.