Nel corso di indagini coordinate dalla competente procura i militari dell’arma, anche attraverso l’analisi dei filmati estrapolati da sistemi di videosorveglianza e a tabulati telefonici, hanno raccolto inconfutabili indizi nei confronti dei due, già noti alle forze dell’ordine per reati specifici: nel marzo scorso, marito e moglie insieme al loro figlio 16enne erano andati con l’auto di famiglia in costiera sorrentina e lì avevano rubato uno scooter parcheggiato su via Rota di Sorrento, prima forzando il bloccasterzo e poi avvalendosi di un punteruolo per metterlo in moto. Al ritorno la donna si era accomodata sul sellino posteriore del mezzo appena rubato.
Gli arrestati adesso sono agli arresti domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria. La posizione del 16enne, indagato in stato di libertà, è al vaglio della magistratura minorile.
Operazione condotta dai carabinieri di Sorrento
E’ stata un’operazione condotta interamente dai carabinieri di Sorrento che hanno iniziato ad indagare dopo le denunce di alcuni cittadini. Grazie anche ad alcuni filmati del sistema di videosorveglianza, è stato possibile risalire all’identità dei tre colpevoli. Una vera e propria famigliola che si spostava a Sorrento per fare razzia di scooter. I militari, però, vogliono vederci chiaro, soprattutto per quanto riguarda il 16enne ed è per questo motivo che non è stato ancora arrestato. Possibili novità nelle prossime ore.