Venerdì 29 settembre la Polizia di Stato di Napoli celebrerà la festività di san Michele arcangelo, protettore e patrono del corpo dal 1949, ad opera di Papa Pio XII “per la lotta che il poliziotto combatte tutti i giorni come impegno professionale al servizio dei cittadini per l’ordine, l’incolumità delle persone e la difesa delle cose”.
La cerimonia avrà luogo alle ore 10, presso la storica Chiesa di Santa Maria Incoronatella della Pietà dei Turchini, sita in via Medina, nei pressi della Questura.
L’edificio ecclesiastico, la cui fondazione risale al 1592, e che consta di ben dieci cappelle, è celebre oltre per le suggestive opere d’arte anche per essere luogo ove venivano accolti gli orfani, e per l’omonimo conservatorio, nel quale si formarono musicisti di rilievo, quali Alessandro Scarlatti, Gian Battista Pergolesi e Giovanni Paisiello.
La celebrazione eucaristica sarà officiata dal cardinale Crescenzio Sepe e dal cappellano territoriale della polizia don Fabio Manca. Presenti le massime autorità civili e militari, il questore Antonio de Jesu, il personale in uniforma ordinaria estiva, nonché i familiari delle “Vittime del Dovere” e dei “Caduti in Servizio”.
Presente altresì la sezione ANPS Napoli, presieduta dal commissario r.d.s. Luigi Gallo, che, da sempre, si prodiga, come le altre sezioni sparse sul territorio nazionale, a custodire il patrimonio storico-culturale creato dai Soci “anziani” e trasmetterlo alle nuove generazioni, così da poter conservare intatte le tradizioni ed i valori della Polizia di Stato e mantenere sempre vivo il legame di reciproca solidarietà.
A tal riguardo, quest’anno, le celebrazioni saranno accompagnate dal “Family Day”, volto a favorire i momenti di aggregazione tra il personale ed i propri familiari nei luoghi ed ambienti di lavoro.
I dirigenti delle diverse sezioni, compartimenti, uffici e commissariati, infatti, dalle ore 8 alle ore 14 consentiranno a tutti i familiari del personale in servizio, di visitare strutture e mezzi utilizzati nell’espletamento dell’attività quotidiana.
Sarà anche possibile vistare la “centrale operativa” grazie alla disponibilità del dirigente dell’ufficio “Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico”.
San Michele Arcangelo -dall’ebraico “Mi-ka-El”, “chi è come Dio?”- è una delle figure più note della Bibbia, del Nuovo ed Antico Testamento, e riconosciuta da quasi tutte le religioni monoteiste, dai cattolici, ai protestanti, passando per gli ebrei, gli islamici, sino addirittura agli avventisti ed ai testimoni di Geova.
Emblema da sempre della Giustizia, considerato teofania del Cristo, è l’icona storica della lotta contro il Male, contro Satana, contro le ingiustizie e le diseguaglianze, contro la criminalità di ogni tipo, contro qualsiasi forma di violenza.
Rappresentato nell’atto di soggiogare il demonio calpestandolo col suo piede tenendo alla destra una spada, simbolo della forza pubblica, dell’ordine, nell’altro la bilancia, simbolo dell’equilibrio, della temperanza e della giustizia.
Egli rappresenta un ideale di Giustizia cui ogni operatore delle forze dell’ordine tende, ossia quello di cercare, con la sua attività, di tutelare i cittadini ed i più deboli al fine di garantire ordine e sicurezza e il vivere liberi sotto l’imperio della legge, come ricorda il motto della Polizia di Stato “Sub lege libertas”.
Giovanni Di Rubba