Nel quadro della quotidiana attività di prevenzione generale e di controllo economico del territorio, a cura del comando provinciale della guardia di finanza di Napoli, sono stati intensificati i servizi tesi al contrasto degli illeciti finanziari che minano la libera concorrenza del mercato e degli operatori economici rispettosi delle regole, soprattutto nelle aree costiero–balneari a maggiore vocazione turistica.
In questo ultimo scorcio di vacanze estive, l’intensificazione dell’azione di contrasto all’economia illegale e sommersa per la stagione estiva 2017 ha consentito ai finanzieri del I gruppo di Napoli e delle tenenze di Capri e di Ischia di scoprire dei lidi balneari completamente abusivi organizzati illegalmente su aree demaniali che impiegavano anche lavoratori in nero, e di individuare diversi proprietari di seconde e terze case che affittavano appartamenti e/o “stanze vacanze” in maniera del tutto irregolare.
In particolare, i militari del I gruppo Napoli hanno individuato e sequestrato, nell’area demaniale marittima di via Marechiaro a Napoli, nota come lo “scoglio” di Marechiaro, 163 lettini ed 1 bancone frigo in uso ai 2 lidi balneari illegali. Questi, oltre ad operare in totale assenza delle previste autorizzazioni e concessioni impiegavano anche 3 lavoratori “in nero”. I gestori dei lidi abusivi venivano denunciati all’autorità giudiziaria competente per occupazione abusiva di spazio demaniale e verbalizzati per l’irrogazione di una “maxisanzione” per ciascun lavoratore presente e non regolarmente assunto.
Per quanto concerne le principali isole del golfo di Napoli, località che in questo periodo sono ancora nel pieno della stagione turistica, i finanzieri della tenenza di Capri e di quella di Ischia hanno controllato numerosi appartamenti per vacanze, ubicati tra Capri, Ischia e Forio. Gli accertamenti hanno permesso di individuare 6 immobili concessi in locazione a turisti italiani e stranieri senza aver provveduto alle prescritte comunicazioni.
Per tale violazione tutti i responsabili sono stati denunciati all’autorità giudiziaria competente, mentre sono in corso approfondimenti tributari per quantificare l’imposta evasa sia ai fini delle imposte dirette che dell’imposta di registro.