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Catturato il boss del clan Mascitelli: era in pigiama a casa del nipote

I carabinieri della Compagnia di Giugliano e del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno catturato il ricercato Bruno Mascitelli, detto ‘o canotto. Il 53enne, personaggio già noto alle forze dell’ordine, è ritenuto dagli inquirenti il reggente dell’omonimo gruppo camorristico operante tra Napoli e l’hinterland.




Bruno Mascitelli, che si era dato alla macchia da maggio 2017 per sfuggire a un odine di carcerazione emesso dalla Procura Generale, dovrà espiare 7 anni, 4 mesi e 15 giorni di reclusione per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio. I militari dell’Arma lo hanno scovato nell’appartamento del nipote in via Nazario Sauro, alla periferia di Giugliano.

Quando hanno fatto irruzione nell’immobile hanno trovato il ricercato in pigiama in compagnia del nipote: entrambi attendevano il rientro della compagna di Mascitelli che era andata a comprare la cena. Il ricercato si è lasciato arrestare dai carabinieri senza opporre alcuna resistenza.




Dopo le formalità di rito è stato tradotto nella casa circondariale di Poggioreale. Si tratta di una brillante operazione dell’Arma frutto di professionale lavoro di intelligence da parte degli 007 dei carabinieri.

La testimonianza del livello di guardia sempre altissimo da parte delle forze dell’ordine e della magistratura nella lotta al crimine organizzato, con particolare riferimento alla cattura di pericolosi camorristi latitanti.




I cittadini hanno espresso grande soddisfazione per l’ottimo lavoro svolto dalla Benemerita: segnali importanti che avvicinano la gente alle Istituzioni infondendo fiducia nel Pubblico. Un successo della Società Civile che non può e non deve chinare il capo dinanzi alla prevaricazione violenta del crimine organizzato. Principio sacrosanto questo, presupposto cardine per lasciare alle future generazioni un territorio più vivibile dove investire e lavorare in piena sicurezza.

Alfonso Maria Liguori

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