“Cosa fare a Napoli in un giorno” è un’opera di Katherine Wilson, scrittrice statunitense già nota per il romanzo “La moglie americana”. Il libro su citato vuole essere un canto d’amore a Napoli, al suo patrimonio culturale ed artistico ed alla famiglia napoletana che l’ha adottata.
Scrittori di fama o artisti del pennello o del pentagramma amavano Napoli: Rousseau con i suoi adepti francesi, Caravaggio, il quale a Napoli ha dipinto alcuni suoi capolavori, Mozart che pregò il padre di rimanere qui per alcuni concerti.
Però passare da Napoli solo per gustare le sue specialità, come la pizza o la sfogliatella, non è opportuno, si consiglia di fermarsi al Caffè Gambrinus, che, tra la sua scenografia settecentesca, fa gustare un ottimo caffè.
Napoli è ricca di Tesori come quello di S. Gennaro, Patrono della città, ma ci sono anche altre meraviglie: monumenti quali Palazzo Reale e, attraversando via Toledo, il Teatro S. Carlo, la Galleria Umberto; guardando le vetrine si dà uno sguardo ai Quartieri Spagnoli con gli scugnizzi che giocano a pallone in strada.
Inoltre, da non perdere la passeggiata a S. Gregorio Armeno con i suoi artistici presepi comprendenti anche statuine di personaggi contemporanei. Si va poi verso il litorale, passando dal Maschio Angioino, ci si siede in un locale e si pranza sul mare, dove c’è di fronte la Costiera Sorrentina, e davanti Castel dell’Ovo, la fortezza medioevale che troneggia nel Golfo.
Nel libro c’è molto altro delle bellezze di Napoli, ma forse è già tanto per la durata di un giorno.
Federico Orsini
