Corposo consiglio comunale per Striano lo scorso 26 settembre. Incarichi legali, partecipazioni societarie, accoglienza migranti e tanto altro. C’è una cosa su cui, però, Francesco D’Andrea, consigliere d’opposizione, vuole puntare il dito.
“E’ la delibera più dura che sia mai stata ricevuta” commenta il consigliere. Si tratta di una deliberazione della Corte dei Conti, una lettera che l’Amministrazione ha comunicato solo alla fine del consiglio comunale del 28 luglio scorso, dopo che sia stato discusso il punto all’ordine del giorno “Approvazione salvaguardia equilibri di bilancio”.
Secondo D’Andrea, già lo scorso luglio l’amministrazione ha “voluto nascondere il tutto agli occhi dei consiglieri e dei cittadini.
Si tratta – continua il consigliere – di una lettera che contiene evidenti richiami all’attuale governo cittadino. Voglio ricordare la posizione di forte critica e opposizione espressa in Consiglio Comunale dal sottoscritto con parole di avvertimento ignorate da una maggioranza cieca e sorda.
I cittadini devono rendersi conto, una volta per tutte, della disastrosa gestione economica del comune in questi anni di amministrazione Rendina prese in esame dalla Corte dei Conti, con tutte le conseguenze che essa potrebbe comportare”.
La Corte dei Conte nella delibera n. 299/2017 ha voluto precisare le gravi irregolarità contabili dell’ente di piazza Municipio. Sofferenza di cassa, continuo ricorso a entrate a destinazione vincolata e stock di fondi vincolati non ricostruiti a fine esercizio, inadeguata capacità di programmazione di cassa per gli anni 2015 e 2016 con scostamenti negativi tra previsioni di cassa definite e incassi a rendiconti per la quasi totalità dei titoli delle entrate.
“L’assessore al bilancio – secondo D’Andrea – continua a raccontare cose non vere e ad attribuire ad altri le proprie responsabilità cercando di far dire alla Corte dei Conti cose che in realtà non dice.
Perché non ci spiega in che modo intende ripianare la situazione? Quale artificio utilizzeranno? Forse aumentando le tasse ormai al massimo? Affidandosi alle multe?.
Questa gestione – conclude D’Andrea – necessita di misure correttive urgenti, bisogna cambiare rotta affinché si riconduca al rispetto dei principi del buon andamento dell’attività amministrativa e della sana gestione, diritto che ultimamente viene negato ai cittadini strianesi, per colpa della provata incapacità nell’amministrazione della cosa pubblica”.