Anno zero. Con questa espressione, ieri, il sindaco Antonio Pannullo ha commentato il periodo di stallo della sua amministrazione dopo le “legittime” proposte presentate dall’Area Civica. Oggi, però, a distanza di qualche ora dalla famosa lettera alla città del primo cittadino di Castellammare, i centristi hanno chiesto tempo per riflettere e per valutare il da farsi sempre per rispetto di tutti i cittadini.
Le 48 ore annunciate ieri sera termineranno solamente lunedì ma il commento decisivo sarà reso noto entro martedì. Pannullo, al momento, è in bilico: senza il sostegno dei quattro di Area Civica (Nino Giordano, Angela Duilio, Salvatore Ercolano ed Eutalia Esposito), non avrebbe i numeri per governare visto che sono stati definitivamente allontanati sia Tina Donnarumma sia Ciro Cascone.
Maggioranza in difficoltà
Una maggioranza in difficoltà, quindi, nella città stabiese ma con il sindaco che non compie nessun passo in avanti: da un mese si attende di conoscere la nuova giunta e da un mese tutto è in fase di stallo. I cittadini sono stanchi e chiedono un intervento immediato all’amministrazione Pannullo anche se al momento la soluzione dei problemi è molto lontana. Intanto emergono nuovi rumors che parlano di un possibile accordo tra gli uomini del Pd e i centristi ma, al momento, non ci sono conferme dai diretti interessati. Area Civica infatti dovrebbe avere due assessori e la carica di vicesindaco per dimenticare il passato e per ripartire. Si attendono novità nelle prossime ore.
Anche l’opposizione è passata all’attacco nella serata di ieri, dopo la lettera del sindaco Pannullo: “È da giorni e giorni – hanno continuato i rappresentanti delle forze di minoranza – che Castellammare è in ostaggio del sindaco e del Pd. Un’immobilità amministrativa che rischia di scaricarsi sulle condizioni di vivibilità della città, così come è evidente soprattutto in alcuni dei nostri quartieri. Ogni ora è preziosa quando c’è da dare risposte a centinaia, migliaia di criticità di un territorio. Abbiamo citato il degrado, ma potremmo continuare con le opere pubbliche, il futuro del cantiere navale e del termalismo. La crisi politica non è un fatto privato, rappresenta un tema enorme che non può non essere cristallino” attaccano i consiglieri di opposizione”.
Si ha sempre di più la sensazione di essere entrati nella settimana decisiva: o entro martedì il sindaco Pannullo trova un accordo con i “quattro dissidenti” o l’amministrazione andrà a casa. Per l’ennesima volta, a solo un anno dalle elezioni. Crisi politica, quindi, che va oltre la semplice parentesi Pannullo ma che ormai da decenni attanaglia la città di Castellammare aumentando di fatto il distacco tra i cittadini e le istituzioni. Giunta subito o sfiducia: Pannullo è davanti ad un bivio.