Tra i più delusi da questa iniziativa Sandro Cuomo, ex schermidore ed oggi allenatore napoletano, campione alle Olimpiadi di Atlanta del 1996. Cuomo ha trascorso l’intera vita da atleta proprio al Collana e ha voluto scrivere una lettera aperta ai due campioni napoletani dopo la conferenza stampa di presentazione del loro progetto tenutasi questa mattina.
oggi c’è stata la conferenza stampa di presentazione del vostro progetto sullo stadio Collana, l’accesso era riservato agli invitati ed agli organi di stampa.
Io non sono stato invitato, quindi non c’ero, ma molti amici che hanno assistito mi hanno riferito i contenuti.
In primo luogo, tengo a precisare che io non “ce l’ho con voi”, assolutamente!
Tifo Napoli da quando sono nato ed ho tifato sempre per voi, sia con il Napoli che con la Nazionale, e mi perdonerete se non ho più tifato quando siete passati alla Juve, pur continuando a seguirvi con affetto, in quanto napoletani.
Caro Ciro, mi è stato riferito che hai dichiarato che io frequento il Collana da 4 (quattro anni), millantando invece frequentazioni decennali.
Avrei preferito non scendere su questo piano, ma devo precisare che ho iniziato scherma allo stadio Collana nel ’67, precisamente quarantanove anni fa, quando tu sei nato, e da allora non ho mai smesso di calcarne le pedane, resistendo a tutte le offerte economiche avanzatemi da società del nord quando cominciai a diventare bravino…
Prima da atleta, poi da tecnico, in quello stadio ho trascorso gli ultimi 49 anni della mia vita senza interruzione.
Io sono contro l’irriconoscenza istituzionale, perchè ritengo che chi ha fatto tanto per il proprio paese e per la propria città, abbia diritto ad un minimo di riconoscenza dalle Istituzioni per essere aiutato ad aiutare le nuove generazioni;
sono contro la giustizia di forma e non di sostanza, che ha escluso la cordata di operatori interni al Collana per un vizio di forma scovato tra i cavilli giudiziari, e nemmeno pertinente al caso a detta di illuminati giuristi (TAR compreso);
sono contro le revisioni arbitrali, dove il progetto sostanzialmente vincente, con l’offerta economica più alta, con il progetto gestionale migliore, con l’offerta tecnica migliore (come giudicato dalla commissione dedicata) viene escluso, a beneficio di un progetto perdente perchè più orientato al ritorno commerciale, a dispetto dello spirito stesso del bando di gara che intendeva privilegiare le attività sportive tutte.
Nel mio Club così come nelle altre Associazioni che facevano capo al Collana, abbiamo atleti che potrebbero legittimamente ambire a conquistarsi un posto alle Olimpiadi e Paralimpiadi, ed il loro futuro dipende dalla decisione del Governatore.
Perdonatemi, ma pur apprezzando la vostra dichiarata disponibilità a dialogare con le Associazioni (anche se fino ad ora non c’è stato alcun invito al dialogo da parte vostra…) non riesco a preferire soluzioni diverse dal ritiro del bando di gara, sperando di rientrare al Collana quanto prima per continuare l’opera iniziata e portare la mia città sul tetto del mondo…”