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Quando in Vaticano la cucina è napoletana: “paccheri” per la gendarmeria

In occasione della festa di San Michele Arcangelo, protettore della gendarmeria vaticana, si è svolta nei giardini vaticani una festa per celebrare gli agenti che, da duecento anni, proteggono e difendono il Papa.

Istituito come “corpo dei carabinieri pontifici”, da Papa Pio VII nel 1816, attualmente il corpo della gendarmeria vaticana è impiegato per la protezione e la difesa del Sommo Pontefice in tutti i suoi spostamenti, comprese le visite pastorali in Italia e nei viaggi internazionali ed intercontinentali, svolge altresì compiti istituzionali di polizia, compresi quelli di frontiera, nonché di polizia giudiziaria e tributaria, in ordine alla sicurezza dei luoghi e delle persone, al mantenimento dell’ordine pubblico ed alla prevenzione e repressione dei reati.




Proprio in occasione della ricorrenza del protettore ogni anno si svolge una festa, alla quale prendono parte, assieme ai gendarmi e alle loro famiglie, numerosi prelati. In questa edizione il catering è stato affidato alla pizzeria “O’ Zi Aniello” e all’hotel ristorante “Elisabetta” di Lettere.

“Particolarmente apprezzato è stato il pacchero di Gragnano ripieno di ricotta di bufala e provola affumicata con passata di datterini e basilico”, piatto realizzato dallo chef Ciro Campanile.

Giuseppe Raviotta

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