Rinvenute due motrici e tre rimorchi provento di furto – restituiti agli aventi diritto – del valore di almeno 150mila euro, alcuni veicoli già in parte smontati e componenti di auto verosimilmente di provenienza illecita (scocche, marmitte…), oltre ad attrezzi da lavoro.
Dopo la direttissima il gip ha disposto, in attesa del processo, per Lazzarini l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e l’obbligo di dimora nel comune di residenza, per Calamita e Farago l’obbligo di dimora.
Per gli stessi reati è stata denunciata la titolare della ditta.