Pimonte, ristoratore ferito dopo una lite: ore contate per i colpevoli

Del Sorbo è stato prima picchiato e poi colpito di striscio da un proiettile. Alcuni presenti in piazza Roma hanno risposto al fuoco colpendo la Fiat Seicento degli assalitori. Smentita l’ipotesi della rapina

E’ caccia agli uomini a Pimonte. I carabinieri della locale stazione, in sinergia con i colleghi di Castellammare di Stabia, coordinati dal maggiore Donato Pontassuglia, sono sulle tracce dei colpevoli del raid di ieri mattina in piazza Roma che ha colpito un noto ristoratore. Chi ha sparato il colpo di pistola che ha colpito Del Sorbo? Per quale motivo? Domande che i militari potrebbero rispondere a breve. Intanto è stata scongiurata l’ipotesi che porta alla pista camorristica: il ristoratore sarebbe stato ferito dopo una lite scoppiata la sera prima, nel suo locale, con gli stessi colpevoli del raid.




“Non li conosco” sono state queste, però, le parole di Del Sorbo ai carabinieri di Pimonte che continuano nelle loro indagini. L’auto dei due assalitori è stata ritrovata ieri pomeriggio a Gragnano, nei pressi di piazza San Leone. E’ stata subito perquisita con la speranza di trovare dei collegamenti con il ferimento del titolare del ristorante ma, per il momento, non ci sono novità. Saranno fondamentali, a riguardo, anche le testimonianze dei presenti in piazza Roma oltre che dello stesso ristoratore che dovrà aiutare i militari nelle indagini.




La dinamica

Secondo quanto ricostruito, Del Sorbo è stato prima pestato da due uomini e mentre quest’ultimi si stavano allontanando, lasciandolo a terra in una pozza di sangue, gli hanno sparato ferendolo di striscio al polpaccio. In quel momento, alcuni presenti, avrebbero provato a farsi giustizia tentando di colpire a loro volta l’auto dei due assalitori (una Fiat Seicento) che poi è stata abbandonata a Gragnano. Probabile che i due colpevoli del raid siano dei Monti Lattari ma sembra esclusa la pista che porta al racket. Il modus operandi, infatti, non lascia pensare alla matrice camorristica.




Ore contate per i colpevoli che sarebbero stati identificati dalle forze dell’ordine anche grazie al sistema di videosorveglianza. Le prossime ore saranno decisive per poter ricostruire esattamente la dinamica e per poter conoscere il movente alla base del raid di domenica mattina.

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