I nidi delle rondini sono apparsi quest’anno nei posti più impensati a Sant’Agnello: nell’androne della stazione della Circumvesuviana, nell’accesso ai garage di un condominio in via Cappuccini, sulle pareti dei negozi, sotto i tetti e i balconi del trafficato Corso Italia. Le rondinelle hanno sfrecciato per tutta l’estate sul biolago dell’Oasi in città in cerca di insetti, per bere o per tuffarsi.
Ora sono partite per il lungo viaggio verso l’Africa. Ma già si intravedono poiane dall’inconfondibile fischio che volteggiano scrutando dall’alto il parco ri-creato … mentre gheppi immobili, nella caratteristica posizione dello “spirito santo”, si fiondano all’improvviso a predare le malcapitate tortore dal collare … tra strade e palazzi.
E ancora: cinciallegre che sfrecciano veloci dalle casette in legno posizionate nel parco, libellule che volteggiano tra le ninfee e i fior di loto; voraci gambusie in cerca di zanzare e di insetti; api, bombi e farfalle che danzano tra lavande, salvie e buddleje; lucertole tra i muretti a secco che si scaldano al sole; un timido e innocuo biacco che striscia sulle sponde in cerca di rane; verdoni, merli e passeri golosi di bacche e semi … e poi gabbiani, pipistrelli, upupe, coccinelle e tanti altri … sono solo un ‘fotogramma’ della ‘giungla urbana’ composta da centinaia di specie animali che vivono tra i palazzi e le aree a verde: un vero e proprio caleidoscopio di animali cittadini!!!
La natura negli spazi cittadini si nasconde ovunque, non solo nei parchi urbani, ma anche nelle piazze, nei giardini di scuola, sui ruderi o sui tetti delle stazioni, nei giardini condominiali fino al balcone di casa. Ma la biodiversità delle città è soprattutto legata alla vegetazione presente, arbusti e alberi, a volte monumentali, che rigenerano ogni giorno l’aria che respiriamo.
“Nell’Oasi in città a Sant’Agnello abbiamo inserito circa 7000 piante di diverse specie – racconta Claudio d’Esposito del WWF Terre del Tirreno – scelte tra quelle che vivono nei nostri ambienti naturali … ovvero piante per la maggior parte autoctone e utili agli animali che sono abituati a nutrirsi delle loro foglie o bacche, e del nettare dei loro fiori.
Sono piante amiche dei selvatici: prugnolo, biancospino, rosa canina e, poi, lonicere, ginestre, viburni, mirti, cotonastri, pungitopi, che portano fiori variopinti a primavera, amati da farfalle e insetti, e bacche e frutti appetiti agli uccelli. A distanza di appena due anni dall’inizio della costruzione del parco il numero e la diversità di specie che sono state osservate e fotografate è davvero considerevole! Tutto ciò insegna che, a volte, basta poco per far tornare la “Natura in città”!!!”
E’ proprio questo uno dei temi che sarà al centro del prossimo evento nazionale “URBAN NATURE” organizzato dal WWF, previsto domenica 15 ottobre e dedicato alla natura urbana, che coinvolgerà i cittadini nell’esplorare, conoscere e ‘ri-costruire’, laddove sia assente o poco curata, la biodiversità delle metropoli.
“Le città sono un grande organismo vivente, seppure artificiale – dichiara Donatella Bianchi presidente del WWF Italia – la cui vita è analoga a quella di un ecosistema all’interno del quale noi cittadini condividiamo spazi urbani con molte specie che cercano cibo, luoghi più caldi durante l’inverno o semplicemente rifugio, lontani dai predatori. I nostri palazzi o monumenti sono dei piccoli habitat così come le sponde dei fiumi, i laghetti, gli orti e perfino gli aeroporti. Il fatto che la natura selvatica viva accanto a noi va considerato una fortuna perché questa è alla base della nostra sopravvivenza. Gli animali con cui condividiamo gli spazi urbani sono un segnale del benessere delle città e di noi tutti”
L’invito del WWF è rivolto a famiglie, bambini, giovani, studenti e appassionati di natura.