Ecco un nuovo regolamento per “utilizzare” gli Scavi di Pompei

In più oggi è previsto il controllo coordinato da parte di una commissione appositamente costituita (archeologi, architetti, legali)

Il Parco archeologico di Pompei ha pubblicato lo scorso venerdì un regolamento di concessione in uso degli spazi delle aree archeologiche di propria competenza. Nulla di nuovo a livello normativo, in quanto è già tutto previsto dal Codice dei Beni culturali.




La novità per il Parco Archeologico è piuttosto quella di aver disciplinato in maniera chiara, diretta e trasparente, anche attraverso la pubblicazione sul sito web istituzionale (www.pompeiisites.org – amministrazione trasparente), quelle che sono le condizioni delle concessioni in uso delle aree archeologiche e l’esplicitazione di tutti i luoghi che, tenuto conto in primis delle imprescindibili esigenze di tutela e di rispetto del monumento, possono essere prese in considerazione.




Tutto ciò era prima molto poco chiaro al di fuori dell’amministrazione. In più oggi è previsto il controllo coordinato da parte di una commissione appositamente costituita (archeologi, architetti, legali), in grado di valutare i progetti proposti sotto tutti gli aspetti, anzitutto di compatibilità con il contesto archeologico e di tutela del monumento, ma anche legali, amministrativi e tecnici.




Il decreto di approvazione del regolamento nonché la costituzione di una commissione intendono appunto alzare il livello di controllo e valutazione sulla qualità e la fattibilità degli eventi proposti, e rendere ancora più restrittive le condizioni di approccio ai siti archeologici.




Dietro un attento lavoro di messa a regime delle attività di Pompei, emerge la buona intenzione di aver compiuto dei passi avanti nella organizzazione di quanto prima avveniva in maniera meno coordinata e con tempi indefiniti.

Giuseppe Raviotta

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