La rete emise il temuto verdetto: la donna amata era una prostituta con tanto di annuncio su sito di incontri per adulti. A quel punto il professionista decise di troncare la frequentazione ma lei non accettò e da subito gli rivolse pesanti minacce: se non avesse accontentato la sua brama di denaro avrebbe riferito tutto alla moglie e nel suo ambiente di lavoro, aggiungendo di essere pronta a rivolgersi a parenti legati alla malavita locale.
La richiesta fu di 1200 euro al mese, oltre a spese varie ed eventuali, tra le quali la ristrutturazione dell’appartamento e l’acquisto di mobilio. Dopo circa un anno di versamenti l’uomo riuscì a far scendere la somma a 800 euro al mese, ma a ogni sua titubanza seguivano le minacce. Dopo mesi e mesi di sottomissione il malcapitato aveva perso circa 70mila euro e ormai in ginocchio aveva deciso di denunciare il tutto alle autorità, nello specifico mettendo a verbale la sua triste vicenda presso la stazione dei carabinieri del Vomero.
Raccolte le informazioni utili all’indagine i militari hanno organizzato un servizio di osservazione per il giorno di consegna del “solito pagamento”. Tutto si è svolto come di consueto in modo da non suscitare sospetti nell’aguzzina che ha realizzato cosa stesse accadendo solo quando si è sentita bloccare da 2 carabinieri. La donna è stata tratta in arresto per estorsione e portata davanti al giudice che ha convalidato il fermo e disposto l’obbligo quotidiano di presentazione alla stazione carabinieri del Vomero.
Alfonso Maria Liguori