Pedofilia in rete, sgominata organizzazione: arresti anche in Campania

Le indagini hanno preso il via dall'arresto di un 38enne altoatesino, avvenuto il 1 febbraio 2016, trovato in possesso di ingente materiale digitale (foto/video) contenente esibizioni pornografiche di minorenni

Scoperta dalla polizia postale di Bolzano una rete di pedofili su una piattaforma di voip criptato. La Polizia di Stato di Trento ha arrestato 10 persone, eseguito 47 perquisizioni e sequestrato ingente materiale informatico prodotto mediante lo sfruttamento sessuale di minori. Le indagini hanno preso il via dall’arresto di un 38enne altoatesino, avvenuto il 1 febbraio 2016, trovato in possesso di ingente materiale digitale (foto/video) contenente esibizioni pornografiche di minorenni, materiale che l’arrestato diceva di aver scaricato da internet, e quindi ceduto da soggetti dei quali non era in grado di indicare elementi utili all’identificazione.




Le sue dichiarazioni hanno però insospettito gli investigatori della Polizia delle Comunicazioni i quali hanno individuato, tra le prove digitali del computer sequestrato, un intenso utilizzo dell’applicazione Voip ed una rubrica composta da un centinaio di contatti dislocati su tutto il territorio nazionale.




L’operazione è stata condotta anche in Campania. Ancora una volta le forze dell’ordine e la magistratura hanno operato con grande professionalità per identificare e assicurare alla Giustizia pedofili senza scrupoli. Una razza di criminali per i quali non esiste giustificazione alcuna : sporcare irreparabilmente il vissuto di un bambino, sfruttare un essere indifeso nel periodo più bello della vita per i propri sporchi interessi è reato da pena capitale.




Pensiamo ai traumi destabilizzanti subiti dai minori, alla paura di migliaia di famiglie per i propri piccoli : ormai le vicende di cronaca hanno evidenziato come l’orco si possa nascondere nelle scuole, palestre , associazioni, parrocchie e persino tra gli stessi familiari. Attenzione però a non generalizzare con eccessiva superficialità: di contro migliaia di onesti operatori, insegnanti e sacerdoti si adoperano quotidianamente in difesa dei più piccoli e a loro va indiscussa la gratitudine della società civile.




Le forze dell’ordine invitano i cittadini a denunciare qualsiasi anomalo comportamento segnalato dai piccoli: spesso dietro una innocente confessione si nasconde la più atroce delle realtà.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.