Sul cancello di ingresso campeggia in bella mostra l’insegna “Casa Caponi”. Pochi passi… uno scalino, e come per magia, in una sorta di macchina del tempo, ti ritrovi in un ambiente che ti sembra familiare…
“Ma dove l’ho visto? io qui già ci sono stato” …ma certo …quella è la valigia che Totò e Peppino portarono a Milano con tanto di quadri e di salami… e quelle sono le indimenticabili frasi in un improbabile italiano pronunciate con fierezza da un Totò in grande forma nelle vesti di “suggeritore” di una inquietante lettera “riparatrice” nella pellicola “Totò Peppino e la Malafemmena”, consumata nel corso di generazioni a suon di risate… e quelle immagini in tv?
Non posso sbagliarmi… sono esattamente quelle che hanno fatto sbellicare di risate intere generazioni. Aspettate un attimo… Ma che succede? Io sono venuto a Torre Annunziata…! Sembra di essere su un set cinematografico. E allora capita di chiedersi: sogni o sei desto? E poi ti stropicci gli occhi e ti sembra quasi di vedere le sagome inconfondibili dei due fratelli Caponi, uno in piedi con un corno ciondolante sulla camicia, e l’altro seduto con carta, penna e calamaio… una sensazione che ti pervade a mo di conferma quando ti accorgi che sei capitato in un antico palazzo oplontino, Palazzo Fusco, un podere del 1800… qualche minuto, ed ecco, che si apre il “sipario” e compaiono eleganti signore in abito da sera, giornalisti, fotografi, mentre fa capolino… qualche succulenta portata.
Soltanto in quel momento, realizzi che non stai sognando… sei entrato nel sogno! Il sogno di due ragazzi torresi, Alessandro e Vincenzo, che mossi dalla molla della passione, e armati di coraggio e determinazione, presentano alla città la loro nuova creatura: Un sogno che comincia quattro anni fa con l’apertura di una piccola pizzeria sul corso, e che si consacra con Il ristorante Pizzeria “Casa Caponi”.
Un affascinante viaggio nel mondo della famosissima pellicola, ripercorso attraverso un locale ricostruito a immagine e somiglianza della casa di Totò e Peppino. Geniale!.. la parte della protagonista… in questo caso, però, non è la conturbante Marisa Florian… ma la cucina… il buon cibo… quello sano, quello dei prodotti locali che arrivano fin sulla tavola. Da sua maestà la pizza… alla cucina tradizionale napoletana: “Questo locale – dice Vincenzo Pagano – nasce innanzitutto per l’amore per Totò e in generale per la napoletanità. Questo – continua Vincenzo – è un piccolo sogno che stiamo vivendo. Desideriamo che “Casa Caponi” possa rappresentare la casa di tutti e non soltanto un punto di riferimento per la gastronomia, ma un centro di cultura e di accoglienza ed ospitalità”.
“Stiamo vivendo un sogno – dice Alessandro Auricchio – quando ci siamo resi conto che la richiesta nel vecchio locale superava la realtà… ci siamo messi alla ricerca di un locale e oggi siamo qui. Le novità? La pizza “Donna Sofì” dedicata alla regina Sofia, protagonista della leggenda della famosa Margherita, e la “Don Aurelio, dedicata al nostro presidente De Laurentiis originario di Torre Annunziata… Ovviamente lo aspettiamo per fargliela gustare”.