Imminenti scarcerazioni: venti di guerra di camorra a Fuorigrotta, Cavalleggeri e Bagnoli

Le forze dell’ordine monitorizzano costantemente Napoli e l’hinterland per prevenire o reprimere sul nascere agguati e stese

napoli omicidi camorraVenti di guerra a Fuorigrotta, Cavalleggeri e Bagnoli: l’imminente scarcerazione di qualche giovane ras del sistema dal modus operandi particolarmente violento potrebbe innescare in concomitanza con le feste di fine anno una nuova escalation di sangue per il controllo degli affari illeciti sul territorio.




Il business della droga e le estorsioni: queste le principali attività illegali per le quali i clan sarebbero pronti a scontrarsi all’ombra di una Bagnoli Futura che ad oggi resta di fatto sulla carta. C’è poi da considerare la questione dei pentiti: parliamo nello specifico di Carlo Lo Russo (dell’omonimo clan meglio noto come i Capitoni di Miano) e Vincenzo Amirante (capo della cosidetta “paranza dei bambini” operante nel centro storico di Napoli).




Secondo alcune indiscrezioni dalle rivelazione dei due collaboratori di giustizia potrebbero emergere rapporti eccellenti con la mala dei luoghi sopracitati, accordi sottobanco e magari piani di espansione territoriale pianificati tempo addietro e poi vanificati dalla decisione di collaborare con lo Stato presa da Amirante e Lo Russo.




Radio mala parlerebbe nel contempo di rapporti stretti, addirittura familiari, tra camorristi operanti a Cavalleggeri e il sistema di Secondigliano: un dato che se confermato potrebbe riservare colpi di scena notevoli divenendo oggetto delle dichiarazioni rese ai giudici da un altro pentito eccellente degli Scissionisti di Secondigliano, Gennaro Notturno.




Boss di primo piano Notturno potrebbe fare chiarezza su determinate intese e indicare con precisione magari mandanti ed esecutori di omicidi avvenuti tra Secondigliano e Scampia commessi da killer presi in prestito da clan operanti in zone lontane da quello che una volta fu feudo assoluto di Paolo Di Lauro (alias Ciruzzo o’Milionario).




Le forze dell’ordine monitorizzano costantemente Napoli e l’hinterland per prevenire o reprimere sul nascere agguati e stese. Gli onesti cittadini continuano a vivere nel timore di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato: è già successo, non sarebbe paradossalmente una novità. Della serie: radio mala ha lanciato l’allarme, il Natale a Napoli potrebbe essere macchiato ancora una volta da feroci esecuzioni di camorra.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.