Il Gazzettino vesuviano | IGV

Blitz della Guardia Costiera di Castellammare, sequestrati 100 kg di datteri. Denunciati quattro pescatori

castellammareNella mattinata odierna, dopo un’accorta e prolungata attività di intelligence del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Guardia Costiera di Castellammare di Stabia, caratterizzata anche da servizi di osservazione, controllo e pedinamento, è scattata l’operazione che ha portato al sequestro di 100 Kg. di datteri di mare, il cui valore sul mercato nero poteva aggirarsi in circa 10mila euro.

I militari della Capitaneria di Porto stabiese, comandata dal Capitano di Fregata Guglielmo Cassone, non hanno mai abbassato la guardia nel contrasto al fenomeno di raccolta e commercializzazione del prodotto marino e, nelle prime ore di questa mattina, hanno fatto scattare il blitz in una nota località portuale del comune di Castellammare di Stabia, cogliendo in flagranza di reato quattro soggetti già gravati da numerosi pregiudizi per analoghi reati, i quali rientravano da una battuta di pesca abusiva realizzata sui fondali dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella.

I quattro rei sono stati sorpresi con l’ingente quantitativo di molluschi protetti e tutto l’equipaggiamento necessario per pescare e devastare la costa, tra cui bombole, ed utensili vari, unitamente ad uno scafo di colore bianco per un valore totale di oltre 15.000,00 euro. I quattro sono stati deferiti alla locale Autorità Giudiziaria per una serie di reati tra cui spicca la ricettazione ed il danneggiamento ambientale.

Salvaguardia della costa

L’operazione di stamane, che rientra in una più ampia attività di indagine che la Guardia Costiera sta portando avanti a tutela della salute pubblica, anche alla luce delle prossime festività natalizie, ha ancora una volta dimostrato il danno ambientale che si procura alla flora ed alla fauna marina nell’attività di estrazione illegale del dattero di mare, in quanto si tratta di un mollusco bivalve che cresce all’interno di buchi che scava nella roccia sott’acqua, motivo per cui per pescarli è necessario distruggere e devastare interi tratti di costa, che è bene ricordare ricadono nella splendida cornice dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella.

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