Gli ultimi ingenti sequestri di beni immobili e mobili effettuati dalle forze dell’ordine ai danni di storici clan partenopei e il pentimento di pezzi da 90 del sistema avrebbe messo in crisi l’economia di chi vive al di fuori della legge a Napoli e nell’hinterland. Ed ecco che pur di sbarcare il lunario affiliati e fiancheggiatori ricorrerebbero ad ogni espediente tornando “indietro”, criminalmente parlando, come entità di reati commessi.
A testimonianza di tale miserabile realtà l’incubo il fenomeno dei furti notturni di pneumatici in città e in particolare nei quartieri Vomero e Arenella. Le strade più colpite da queste razzie di gomme sarebbero via San Giacomo dei Capri, via Piscicelli e via Orsi. Una questione da non sottovalutare che secondo alcune indiscrezioni provenienti da ambienti investigativi potrebbe essere seguita, in occasione delle prossime festività natalizie, da un’ondata di scippi, rapine e furti in appartamento.
Le forze dell’ordine devono nel contempo fronteggiare un’altra insidia non direttamente legata alla cosiddetta camorra nostrana: bande di Rom e di extracomunitari irregolari si starebbero infatti organizzando in veri e propri clan specializzati in furti e rapine. Il modus operandi oltremodo violento di queste nuove piaghe sociali avrebbe fatto scattare l’allarme rosso da parte delle forze di polizia e della magistratura.
Si tenterebbe di reprimere sul nascere l’espansione dei sodalizi criminali stranieri operanti sul territorio partenopeo e in provincia anche al fine di prevenire inevitabili scontri con il sistema del posto. La miccia sembrerebbe innescata: radio mala parlerebbe già di alcuni avvertimenti lanciati dalla camorra e non recepiti da bande extracomunitarie.
Per chi conosce certe insane realtà se confermato questo dato potrebbe dare il via all’ennesima mattanza per il controllo degli affari illeciti. In mezzo, come sempre, impauriti gli onesti cittadini che temono, come già accaduto in passato, di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato.
Alfonso Maria Liguori