Boscotrecase, il consigliere Alfredo Izzo che lascia ‘Piazza Pulita’ e si dichiara indipendente di minoranza

L’atteggiamento di Izzo aveva già destato scalpore quando ad aprile scorso, in antitesi al voto negativo espresso dal suo gruppo di appartenenza, aveva votato favorevolmente il documento di bilancio proposto dalla maggioranza

E’ datata 19 ottobre la comunicazione ufficiale con la quale l’Ing. Alfredo Izzo, fino ad oggi consigliere comunale del gruppo politico ‘Piazza Pulita’, definisce la sua nuova collocazione in ambito istituzionale scegliendo di onorare il restante periodo del suo mandato elettorale come consigliere indipendente di minoranza, ovvero non appartenente a nessun gruppo politico. L’atteggiamento di Izzo aveva già destato scalpore quando ad aprile scorso, in antitesi al voto negativo espresso dal suo gruppo di appartenenza, aveva votato favorevolmente il documento di bilancio proposto dalla maggioranza oggi capeggiata dal sindaco Pietro Carotenuto e riconducibile all’area di influenza del consigliere regionale Mario Casillo, uno dei ras del PD campano.

Eppure allora nessun provvedimento da parte del direttivo di ‘Piazza Pulita’ aveva fatto intendere che il percorso politico del consigliere-scomodo dovesse proseguire su altre strade, nessuna scomunica insomma, la ricomposizione sembrava cosa avvenuta, lasciando come strascico solo una ambiguità evidente e la scontata ridda di voci che vedevano Izzo già sul carro di chi amministra.

Oggi invece la scelta di indipendenza che sbaraglia il campo e che potrebbe rappresentare l’inizio della fine del progetto politico di ‘Piazza Pulita’. Un progetto che nasceva giovane e ambizioso, che si proponeva  come alternativa alla ‘vecchia’ politica, ma che ora appare in balia delle forze centrifughe scatenate dalla guerra senza esclusione di colpi che vede confrontarsi l’attuale potere casilliano con lo schieramento capeggiato da Agnese Borrelli, per circa venti anni sindaco del paese vesuviano.

Consigliere Izzo come è maturata la scelta di dichiararsi ‘indipendente’?

Era da un po’ di tempo che riflettevo su questa ipotesi. I rapporti all’interno del gruppo Piazza Pulita erano divenuti insostenibili. Si sono moltiplicati gli attacchi nei miei confronti, accuse tutte personali e non sempre esplicite ci terrei a sottolineare, che hanno reso per me l’aria irrespirabile.

Il suo voto favorevole al provvedimento di bilancio presentato ed approvato ad aprile dalla maggioranza c’entra qualcosa col mutare del clima all’interno del suo ex-gruppo di appartenenza?

Sicuramente quello è stato un momento topico. Da allora tutto è cambiato. Ma ribadisco che mai c’è stato un provvedimento politico nei miei confronti da parte del direttivo. Anzi, le spinte ricompositive interne hanno per certi versi disinnescato il problema.

E’ pur vero che votare favorevolmente l’unico atto politico d’indirizzo che un’amministrazione produce durante il suo periodo di governo qualche imbarazzo provoca a chi dai banchi dell’opposizione vorrebbe rappresentare invece l’alternativa. Che ne pensa?

E’ sicuramente così. Anche se non è proprio tutto. Ci tengo a chiarire: il mio impegno politico nasce da motivazioni di carattere pratico. Ho sempre pensato che il mio impegno potesse essere strettamente connesso con la mia professionalità. Ecco, in prima istanza sono stato mosso dall’idea che fosse possibile mettere a disposizione di questo territorio, sfregiato da anni di malgoverno, le mie competenze tecniche. Quindi, da tecnico, e non per strategia politica, ho votato favorevolmente il bilancio. Per me, nei contenuti, qualcosa di buono c’era. Dopo di che bisogna pur dire che all’interno di Piazza Pulita una vera discussione sul bilancio che si andava a votare, seppure sollecitata, non si è mai tenuta. Solo due giorni prima del voto qualcosa si è detto, ma sui numeri e non sui contenuti. E questo sicuramente non incontrava il mio pensiero di condurre una ‘opposizione costruttiva’.

Cosa intende per ‘opposizione costruttiva’?

Per spiegare questo concetto devo fare un salto indietro. Il mio interesse per la politica nasce insieme ad un gruppo di amici che volevano fare qualcosa di concreto per migliorare le sorti del paese. Non nascondo che questo gruppo era pronto ad essere appoggiato dall’uscente sindaco Agnese Borrelli. Poi quando quest’ultima ha scelto di non dare vita ad una sua lista abbiamo avuto incontri con l’entourage di Piazza Pulita ed io sono stato inserito in lista per rappresentarne le istanze. Per inciso e per completezza d’informazione le dico che subito dopo aver effettuato questa scelta anche lo schieramento ‘Boscotrecase Libera’, che poi ha vinto le elezioni, mi ha cercato, ma per coerenza ho lasciato cadere la cosa. Dicevo, quindi, per tornare alla domanda iniziale che tutto nasce dalla volontà di mettersi a disposizione dei cittadini per le competenze e le conoscenze che possiedo e non per meri giochi di potere. L’intento era quello di costruire. E le cose che le ho detto credo suffraghino questa posizione. Costruire il nuovo attraverso idee progettuali nuove basate sulle capacità tecniche. Così dal giorno dopo le elezioni, anche se da sconfitto,  ho pensato di concretizzare le spinte iniziali lo stesso con l’idea di fare una ‘opposizione costruttiva’, chiaramente se la maggioranza si fosse aperta a questa possibilità.

Piazza Pulita ha fatto sua questa idea di ‘opposizione costruttiva’?

Essendo un volto nuovo della politica sin dall’inizio ho cercato di capire cosa rappresentasse e cosa esprimesse questo soggetto politico. L’esperienza è stata interessante, vivace, all’inizio. Sono tutti bravi ragazzi. Anche questo spirito di condurre un’azione politica collaborativa e non ideologica nei confronti della maggioranza tenendo come priorità il bene del territorio sembrava aver trovato terreno fertile. Poi qualcosa si è incrinato. Qualcosa è cambiato su questo modo di fare opposizione e automaticamente anche nei miei confronti, visto che caparbiamente su questo modus operandi non ho ceduto e non cederò di un millimetro. Di sicuro il mio voto sul bilancio ha provocato malumori, ma poi successivamente anche il mio comportamento all’interno della II^ Commissione (quella che discute di lavori pubblici, edilizia scolastica, viabilità per intenderci) è stato criticato come troppo collaborativo. Nonostante il mio intento fosse solo quello di apportare miglioramenti tecnici ai progetti presentati, di superare le criticità storiche tipo la questione ‘abusi edilizi’, che nel nostro paese significa mettere mano a circa 2000 richieste di sanatoria mai verificate dal 1986, un intento mio ma che pensavo fosse anche del gruppo politico a cui appartenevo. Poi il rapporto interno si è trasformato solo in attacchi personali, diffamatori e denigratori. E questo mi ha portato ad abbandonare questo percorso comune ed assurgere al nuovo ruolo di consigliere indipendente di minoranza.

Un’esperienza si è chiusa. Un’altra sta per cominciare. Lei come personaggio scomodo sull’attuale scena politica locale come intende dar corso al suo impegno nel prossimo futuro?

Sicuramente resterò all’opposizione. E ci resterò con lo stesso spirito costruttivo nonché critico che mi ha spinto a scendere in campo. Il mio impegno è e sarà per il miglioramento delle condizioni di vita dei miei concittadini. C’è tanto, troppo da fare. Lo farò da indipendente adesso, ma per il prossimo futuro potrebbe rendersi utile costruire intorno al mio ruolo un nuovo movimento che supporti le motivazioni originarie che mi hanno fatto candidare e che sia anche il giusto ambito per salvaguardare e mettere a valore il consenso che gli elettori mi hanno attribuito. Non si può tradire chi col suo voto mi ha permesso di assumere una carica pubblica, funzione che continuo a pensare utile solo se proiettata a perseguire il bene della collettività.

VIAN

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