Armi da guerra nel covo del clan Notturno: la cosca di Secondigliano si sta riarmando

Ad accendere la miccia il pentimento di Gennaro Notturno, zio di Nicola, che avrebbe provocato un terremoto nella mala di Scampia e Secondigliano

I Notturno, storico clan degli Scissionisti di Secondigliano, si starebbe riarmando nel timore di una violenta faida interna agli antagonisti dei Di Lauro per il controllo delle piazze di spaccio sul territorio. Ad avallare l’ipotesi investigativa un blitz sortito 2 giorni addietro dei carabinieri della Compagnia Stella nel lotto T/A di edilizia popolare sito in via Fellini a Scampia, notoriamente roccaforte del clan Notturno.




I militari hanno infatti rinvenuto e sequestrato 14 confezioni di marijuana e 10 stecche di hashish oltre ad una pistola semiautomatica calibro 9 con caricatore bifilare. L’arma era nascosta in un vano motore dell’ascensore in condizioni pari al nuovo e carica: un particolare questo che porterebbe gli investigatori a pensare che qualcuno possa aver occultato la pistola poco prima dell’irruzione dei carabinieri.




Arma che il soggetto in questione sicuramente portava con se per ragioni di difesa personale. Per chi conosce il linguaggio del sistema non sarebbe un buon segno: dopo l’omicidio lo scorso settembre di Nicola Notturno, 21enne figlio del ras Raffaele arrestato dopo una latitanza nel 2012 e considerato insieme al fratello Vincenzo a capo dell’omonimo clan, quest’ala degli Scissionisti sarebbe scesa sul sentiero di guerra per fronteggiare attacchi diretti da parte di altri gruppi del potente sodalizio criminale.




Ad accendere la miccia il pentimento di Gennaro Notturno, zio di Nicola, che avrebbe provocato un terremoto nella mala di Scampia e Secondigliano: decenni di omicidi, accordi e intrighi di camorra potrebbero essere presto svelati ai giudici dal nuovo collaboratore di giustizia. Dichiarazioni che porterebbero ad un numero impressionante di arresti e al sequestro di ingenti beni immobili e mobili. Radio mala parlerebbe di veri e propri arsenali nascosti dagli Scissionisti nella zona: una santa barbara da fare invidia ad un esercito regolare frutto di contrabbando con i Balcani e i Paesi dell’Est.

Armi da guerra che potrebbero essere utilizzate nell’ennesima mattanza di camorra. Dietro le quinte Marco Di Lauro, primula rossa del sistema e rampollo di Paolo (Ciruzzo ‘o Milionario), potrebbe decidere di approfittare dell’indebolimento dei rivali per scatenare un’offensiva decisiva tra Secondigliano e Scampia riappropriandosi criminalmente parlando dell’intera area. Della serie: i tamburi della camorra potrebbero presto suonare melodie di morte in una delle zone più colpite da sempre dalla malavita organizzata.

Alfonso Maria Liguori



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