Castellammare, operaio in ospedale per un mal di schiena muore poco dopo: infermiere indagato

L'operaio è arrivato al pronto soccorso del nosocomio stabiese lamentando un dolore alla schiena e non è stato catalogato come un codice rosso

castellammare ospedale meningiteOperaio morto al pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo, c’è un infermiere indagato. Nella giornata di ieri i pm della Procura di Torre Annunziata hanno conferito l’incarico al medico legale che nelle prossime ore dovrà effettuare l’autopsia sul corpo di Giuseppe Balestrieri, l’operaio 61enne stabiese morto sabato sera al nosocomio stabiese.




Una morte su cui i familiari hanno chiesto ed ottenuto l’intervento della magistratura dopo aver presentato una denuncia al commissariato di polizia di Castellammare. Balestrieri, benvoluto da tutti in città e conosciuto anche per l’impegno del figlio nel mondo del basket, ha lasciato nello sconforto familiari e amici che non si spiegano come sia potuto morire.




L’operaio è arrivato al pronto soccorso del nosocomio stabiese lamentando un dolore alla schiena e non è stato catalogato come un codice rosso. Così dopo aver atteso il suo turno i medici lo hanno visitato e gli hanno effettuato una iniezione per il dolore ma poco dopo l’uomo è morto per un’aneurisma all’aorta.




E proprio l’infermiere che ha praticato l’iniezione è stato iscritto nel registro degli indagati, un atto dovuto da parte della procura oplontina per consentire all’indagato di nominare un consulente di fiducia che assisterà all’autopsia che verrà effettuata nella mattinata di oggi. Sarà proprio l’autopsia a stabilire se nella tragedia all’ospedale stabiese ci siano state responsabilità o negligenze da parte di medici e del personale del San Leonardo.




L’inchiesta è stata aperta ma sarà decisivo l’esito dell’autopsia a dire se la morte dell’operaio poteva essere evitata. I familiari nell’esposto al commissariato di corso De Gasperi hanno lamentato l’elevata attesa per ottenere le cure dei medici ed imputano ai ritardi l’aggravarsi del quadro clinico del loro parente.




Il tutto senza contare i sospetti nati sull’iniezione di medicinale per allievare il dolore alla schiena per cui l’operaio stabiese si era recato al pronto soccorso. Tanta rabbia per moglie e figli che ora chiedano venga fatta luce sulla vicenda.



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