“Presto i cittadini si troveranno a pagare la mala gestione dell’Eav. Sono ormai intollerabili i gravissimi ritardi accumulati dalla società nell’esecuzione dei contratti e il rischio è di mandare in fumo decine di milioni di euro di fondi europei stanziati per completare i lavori di revamping dei treni.
Chiediamo all’Anticorruzione una serrata vigilanza sull’esecuzione dei contratti già aggiudicati perché i pendolari della Circumvesuviana possano viaggiare finalmente su mezzi dignitosi e nel rispetto degli orari delle corse”.
E’ quanto afferma il deputato del MoVimento 5 Stelle, Luigi Gallo, che, dopo aver interrogato il ministero di Graziano Delrio, annuncia di aver scritto all’Autorità Nazionale Anticorruzione, presieduta da Raffaele Cantone, per chiedere di “dare impulso ad azioni di vigilanza sulla corretta e tempestiva esecuzione dei contratti” aggiudicati dall’Ente Autonomo del Volturno.
L’Eav, si segnala all’Autorità di Cantone, ha aggiudicato gli appalti per la revisione generale e il revamping di 37 convogli della Circumvesuviana (25 treni serie T21 a favore della società Società TitagarhFirema Adler SpA e 12 treni Fe220 alla società Euromit). Gli interventi, già riprogrammati in overbooking, avrebbero dovuto concludersi secondo il cronoprogramma originario entro il 31 marzo 2017.
Sono stati poi inclusi tra i “progetti non funzionanti” dalla Commissione Europea, la cui chiusura deve avvenire entro i due anni successivi al termine massimo di chiusura del 31 marzo 2017.
“Dopo la decisione della Commissione – spiega Gallo – l’Eav si è assunta l’impegno da di concludere gli interventi entro il 2019, consegnando l’ultimo treno a marzo 2018. Il cronoprogramma è stringente ma siamo già in ritardo con molte fasi del lavoro, come la realizzazione dei test funzionali che l’Ufficio speciale trasporti a impianti fissi (USTIF) dovrà approvare almeno 150 giorni prima della data indicata per la consegna dei nuovi treni”.
“Mi pare di capire che per i cittadini il destino sia già scritto: la perdita di finanziamenti europei che spariranno senza alcun risultato concreto per pendolari della provincia di Napoli e della Campania e per tanti turisti.
Abbiamo provato a interloquire con l’Eav e con il presidente, Umberto De Gregorio, che però ci ha perfino negato un incontro già concordato. Siamo convinti che dal rilancio dell’Eav dipendano molte occasioni di sviluppo per il nostro territorio. Ma per il momento, al di là delle comunicazioni, rassicuranti quanto farraginose del presidente, c’è solo tanto fumo”.