Agguato davanti al carcere di Secondigliano: 40enne di Casoria ferito

Appena salito a bordo della sua auto, parcheggiata proprio di fronte all’ingresso principale del penitenziario, sarebbe stato raggiunto da diversi proiettili

Sarebbe in gravi condizioni il 40enne originario di Casoria che stamattina è stato ferito con numerosi colpi da fuoco in un agguato davanti al carcere di Secondigliano. Secondo le prime ricostruzioni fornite dagli inquirenti l’uomo, sottoposto al regime di semilibertà, sarebbe uscito dal carcere intorno alle 7.40 per andare a lavorare ad Arzano, nell’hinterland napoletano.




Appena salito a bordo della sua auto, parcheggiata proprio di fronte all’ingresso principale del penitenziario, sarebbe stato raggiunto da diversi proiettili, anche al volto. Il 40enne è stato ricoverato all’ospedale San Giovanni Bosco: a suo carico da ulteriori accertamenti sono emersi precedenti per reati contro il patrimonio e possesso illegale di armi.




Non è la prima volta che si verificano agguati davanti al carcere situato nel quartiere a nord del capoluogo campano. In merito tempo addietro erano pervenute richieste di presidi fissi delle forze dell’ordine all’ingresso del noto penitenziario proprio per evitare regolamenti di conti e agguati in una delle zone più a rischio di Napoli. Si indaga ora per ricostruire l’esatta dinamica dell’attentato e il movente.




Ormai sarebbero saltati i vecchi equilibri all’interno del sodalizio criminale operante tra Scampia e Secondigliano, tristemente noto come Scissionisti. Il controllo delle piazze di spaccio: un business da capogiro per il quale da decenni l’intera area si trasforma periodicamente in campo di battaglia con numero di vittime da bollettino di guerra.




Ad oggi un dato sembrerebbe certo: il monopolio dell’acquisto della droga all’ingrosso direttamente dai grossi cartelli Sud Americani sarebbe detenuto da Marco Di Lauro e da quello che resta degli Scissionisti con particolare riferimento agli Amato-Pagano.




Una leadership assoluta quella di Secondigliano nel mercato della polvere bianca: radio mala non avrebbe alcun dubbio in merito attribuendo nello specifico i principali contatti con i produttori di droga d’oltre oceano alla primula rossa della camorra Marco Di Lauro. Il rampollo di Paolo Di Lauro, alias Ciruzzo ‘o milionario, sarebbe infatti a capo di un impero economico che ne favorirebbe a tutt’oggi la latitanza.

Alfonso Maria Liguori



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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.