Immediato l’intervento delle uniformi di Stato che sono riuscite a bloccare Diallo in via Egiziaca a Forcella. La successiva perquisizione dell’uomo ha consentito ai poliziotti di rinvenire e sequestrare 11 stecche di hashish, mentre altre 10 sono state raccolte durante l’inseguimento (lanciate per strada dal senegalese nel tentativo di disfarsi dello stupefacente).
Moussa Diallo è stato successivamente sottoposto dall’autorità giudiziaria agli arresti domiciliari. Apparentemente la vicenda sembrerebbe relativa ad un pusher al minuto pizzicato in azione: in realtà invece l’arresto proverebbe ben altro. Secondo alcune fonti di Radio Mala i clan della camorra starebbero sostituendo agli spacciatori napoletani extracomunitari irregolari per aumentare il numero delle batterie di fuoco da impiegare in quella che si preannuncerebbe prossima mattanza all’interno dell’universo malavitoso.
Sembrerebbe la trama di una fiction a tema ma è tutto drammaticamente reale: saltati gli equilibri all’interno del sistema ed essendo stati colpiti duramente dalle dichiarazioni dei pentiti, che hanno portato ad arresti e sequestri di beni ingenti, i sodalizi criminali si preparerebbero all’ennesima guerra di camorra, tra quello che resta della Nuova Famiglia e le baby gang, per il controllo degli affari illeciti sul territorio.
Armi e uomini: questa la parola d’ordine tra i clan che starebbero addestrando all’uso delle armi ragazzi poco più che adolescenti dall’indole oltremodo violenta. Sicari spietati in grado di colpire chiunque e ovunque a Napoli e nell’hinterland senza porsi alcuno scrupolo. Della serie: la tempesta in casa camorra si avvicina, lo si respira nei vicoli dal centro storico alla periferia della città, con gli onesti cittadini terrorizzati dall’idea di trovarsi, come già accaduto in passato, al posto sbagliato nel momento sbagliato.
Alfonso Maria Liguori