Città senz’acqua: ecco cos’è accaduto a Scafati nei giorni scorsi

E' nato ufficialmente il “Comitato a difesa del Sarno”, istituito affinché non cali la guardia sul problema dell’inquinamento del Sarno e dei suoi affluenti

“L’acqua è il sangue della terra, l’acqua è vita, l’acqua scorre libera…e non c’è niente che sia più importante sul pianeta di questo liquido magico che mescola e rimescola. L’Acqua gira nella giostra della vita, ciclicamente evapora e precipita”.

Con queste parole tratte da “L’Acqua”, singolo autoprodotto nel 2011 dal gruppo raggae “Radici nel cemento”, scelto come colonna sonora per la campagna di sensibilizzazione sull’acqua pubblica legata ai quesiti referendari, parte l’excursus sugli ultimi giorni vissuti nella città di Scafati. Sì, perché in una citta come quella ai piedi del Vesuvio tutto è collegato all’acqua, croce e delizia.




In una realtà notoriamente soggetta ad allagamenti come Scafati, recentemente si è vissuta una problematica diametralmente opposta. A causa di un guasto che ha coinvolto una condotta Dn 1300 della tubatura regionale e che ha richiesto più di un intervento da parte della Gori (la guarnizione installata sulla tubatura non ha retto all’immissione d’acqua) la città è rimasta almeno 5 giorni in mancanza del prezioso liquido.




L’intervento è stato accompagnato dall’erogazione straordinaria a mezzo autobotte, ma è stato necessario sospendere le attività didattiche in alcune scuole presenti sul territorio, a causa dei problemi di pressione.




Restando in tema di questo liquido che “bagna ogni cosa, la nutre e poi scorre via. Sulla sua scia ogni anima resuscita”, è nato ufficialmente il “Comitato a difesa del Sarno”, istituito affinché non cali la guardia sul problema dell’inquinamento del Sarno e dei suoi affluenti.




“I problemi ambientali derivanti dal fiume più inquinato d’Europa non possono esser risolti con una o due manifestazioni o con petizioni. Bisogna fare informazione, denunciare e far pressione sulle istituzioni, affinché ci siano dei reali cambiamenti nello stato attuale delle cose”.




Lo stesso Comitato ha poi fatto chiarezza sulle finalità della manifestazione del prossimo 29 ottobre (il concentramento a Scafati è alle ore 10:30 presso Piazza Vittorio Veneto), che coinvolgerà diversi comuni.




La marcia è organizzata infatti per richiedere il disinquinamento del Fiume, non ci sono altre finalità se non rivendicare il diritto alla salute dei cittadini di Scafati (e non solo) e la voglia di far tornare ad essere una ricchezza della nostra città quello che oggi è un disastro ambientale. Progetto “Grande Sarno” e “No Vasche” non rientrano nelle finalità dell’evento.




La speranza è che, come l’acqua, così anche i problemi che attanagliano la città passino oltre e lascino spazio a una nuova ondata di civiltà, democrazia e cittadinanza attiva.

Giuseppe Raviotta



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