In più riprese nella zona compresa tra via Oronzio Costa e vicoletti adiacenti gli agenti della Polizia di Stato del Settore Amministrativo del Commissariato Vicaria Mercato, unitamente a personale della Polizia Locale, hanno svolto numerosi servizi volti al contrasto del mercato del sesso.
L’attività di individuazione dei proprietari dei terranei, all’interno dei quali alcune cittadine extracomunitarie di origine del centro Africa, sudamericane e del sud-est asiatico si prostituivano, è risultata particolarmente complessa, in quanto gli immobili in alcuni casi non erano regolarmente iscritti agli Uffici del Catasto o sottoposti a pignoramento da parte del Tribunale.
Rintracciati i proprietari gli operatori dell’ordine hanno appurato che gran parte di essi erano consapevoli della destinazione d’uso dei terranei, percependo in tal modo canoni di locazione ben superiori al reale valore di mercato, senza neanche stipulare regolari contratti di fitto; si è proceduto a sanzionare gli intestatari degli immobili circa le irregolarità amministrative emerse, diffidandoli per impedire l’ulteriore svolgimento dell’attività di meretricio all’interno dei locali di loro proprietà.
In seguito a ulteriori accertamenti alcune prostitute sono risultate extracomunitari irregolari, ovvero sprovvisti di qualsiasi documento comprovante la legittimità della permanenza sul territorio italiano. La Squadra Investigativa del Commissariato Vicaria Mercato ha pertanto denunciato all’autorità giudiziaria diverse meretrici per violazione delle normative vigenti sull’immigrazione.
Inoltre con la collaborazione del personale della Polizia Locale San Lorenzo Vicaria nella giornata di ieri è stato effettuato un censimento catastale di tutti i civici ubicati nella zona di via Santa Caterina a Formiello interessati al fenomeno della prostituzione. Accertamenti che hanno portato al sequestro di 3 immobili per cambio di destinazione d’uso e alla denuncia di 3 persone per violazione delle leggi in materia edilizia.
Un’ottima operazione che ancora una volta però scopre l’acqua calda. Sono decenni che la camorra, più o meno direttamente, sfrutta le extracomunitarie imponendo fitti altissimi per la locazione di bassi maleodoranti e fatiscenti da adibire ad alcove dove ricevere i clienti.
Francamente riteniamo che la repressione periodica da sola non basti a fermare un fenomeno talmente vergognoso da rasentare l’osceno. Certe realtà, vicoli angusti dove persino la luce del sole fatica ad entrare, meriterebbero ben altra attenzione da parte delle istituzioni, dell’amministrazione locale e del governo centrale.
Alfonso Maria Liguori