Savoia-Afragolese… l’anno scorso si contesero la promozione in D per tutto il campionato, poi tra i due litiganti… vinse il Portici di mister Borrelli.
Quest’anno lo stesso mister che a più riprese aveva castigato i bianchi sia dentro che fuori, è venuto a Torre Annunziata, ma conducendo l’Afragolese.
E com’è finita? Beh, maluccio per lo smilzo e giovane allenatore, l’ho visto inginocchiarsi al momento in cui l’arbitro ha inventato il secondo rigore per lui, ma poi s’è alzato dando pugni alla panchina. Non l’ho visto in sala stampa e m’è dispiaciuto, ha innumerevoli doti, ma ieri ha floppato, le sconfitte servono a crescere e lui ha ottimi calciatori e sa guidarli.
E la partita? Rigore per i rossoblu, Manzo lo alza di un tantino e sbaglia, ma lo stesso Tommasino al secondo tempo tira una punizione dal limite come solo lui sa fare e porta in vantaggio l’Afragolese. Nemmeno il tempo di respirare, che Di Paola, rimette tutto in gioco con un’incursione sulla fascia conclusa in rete.
Sembrava che le squadre volessero accontentarsi di un pareggio, sono forti entrambe, ma uno sbilenco rinvio difensivo, fa uscire Pezzella e dare all’arbitro la possibilità di assegnare un altro rigore. Incoronato, che è entrato al posto di Del Sorbo, tira un bolide centrale e Pezzella lo alza sopra la traversa.
Finite le emozioni?
Ma quando mai, una canzone di Ligabue, titolava “il bello deve ancora venire” e Di Paola, ancora lui, è innamorato di questa canzone e fa esplodere il Giraud a pochi minuti dalla fine.
E cosa vi può raccontare, un pazzo che si traveste da “giornalaio”?
Questa settimana si continua a sognare, poi mercoledi con la Mariglianese in Coppa, ma ora no, ora penso solo alla partita vinta da un grande Savoia, contro una grande Afragolese.
Ernesto Limito